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L’assenza per occupazione può essere ritenuta utile ai fini della validità dell’anno scolastico

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L’USR per la Toscana ha risposto ad un quesito concernente la validità dell’anno scolastico e la possibilità, per il collegio docenti, di decidere in merito ad eventuali deroghe.

L’Ufficio ricorda che la normativa vigente (C.M. n.1000 del 22.02.2012) prevede che si possa scendere al di sotto dei 200 giorni di frequenza, solo in conseguenza di cause di forza maggiore consistenti in eventi non prevedibili e non programmabili e in ogni caso le istituzioni scolastiche potranno valutare la necessità di procedere ad adattamenti del calendario scolastico finalizzati al recupero anche parziale dei giorni di lezione non effettuati.

Inoltre, ai sensi della C.M. n. 20 del 4.03.2011, l’anno scolastico è valido se lo studente di scuola secondaria frequenta le lezioni per almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato, fatte salve le motivate deroghe in casi eccezionali deliberate dal collegio dei docenti.

 

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Fatte queste premesse, le assenze dalle lezioni per le occupazioni non possono certamente essere ritenute utili ex se, ai fini del calcolo per raggiungere il limite richiesto dei tre quarti di frequenza.

Pertanto, secondo l’USR, spetta al collegio dei docenti, organo preposto a decidere in merito alle deroghe, valutare se i giorni dell’occupazione possano essere ritenuti validi e a quali condizioni ai fini del computo dei tre quarti del monte ore annuo, anche tenendo conto del diverso profilo comportamentale e condizione soggettiva degli alunni.

Per quanto riguarda i dipendenti che, proprio per via dell’occupazione non hanno potuto svolgere la prestazione prevista, l’assenza si considera dovuta a causa di forza maggiore non a loro imputabile. Ma in ogni caso, anche se non obbligati, devono essere disponibili ad ogni coinvolgimento che il Dirigente scolastico ritenga di porre in essere, nella particolare e delicata situazione di un’occupazione della scuola.

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