… È sbagliato che si impedisca di parlare a chi presenta la riforma, così come è sbagliato bollare di squadrismo chi manifesta il proprio dissenso. La scuola è il cuore del cambiamento dell’Italia, evitiamo che diventi oggetto di scontri ideologici e sopra le righe”, dicono Orfini e Guerini in una nota congiunta.
È una bocciatura sonora e pesante al ministro. Che resterà in carica fino all’approvazione de ‘La Buona scuola’, poi si vedrà, dicono nei giri renziani: non è un mistero che tra lei e il premier non ci sia empatia, aggiungono”.
Probabilmente l’avvicinarsi dello sciopero unitario del 5 maggio ammorbidisce le posizioni che si fanno più concilianti. Le ricadute dello sciopero generale della scuola sulla prossima tornata elettorale riguardante le amministrative del 31 maggio, sono un fatto concreto, molto di più di quanto si pensi.
A tal proposito si registrano toni più duri, come quelli di Stefano Fassina, che in un tweet molto fermo, minaccia addirittura una mozione di sfiducia nel caso non arrivasse il passo indietro (con le scuse) del ministro Giannini.