A Guastalla, nel reggiano, nei giorni scorsi tre famiglie musulmane si sono presentate nelle scuole frequentate dai figli chiedendone l’esenzione dall’insegnamento delle discipline musicali. In un articolo pubblicato su “Il Giornale” si riportano le parole di Abu Ismail Morselli, fino a una settimana fa direttore del portale, riferimento degli italiani convertiti all’Islam: “L’educazione musicale è diventata purtroppo obbligatoria nelle scuole elementari e medie.
Questo è l’ennesimo emblema della decadenza culturale dell’occidente, un altro esempio di come da parte del potere costituito non si perda occasione per cercare di corrompere i musulmani “Il Giornale rincara la dose scrivendo: “Del resto, la Sharia è chiara. E la fatwa emessa dal muftì sunnita Muhammad Ibn Adam al-Kawthari non lascia dubbi: È vietato l’uso degli strumenti musicali designati esclusivamente per l’intrattenimento e la danza e che creano ammaliamento, piacere e gioia”.
Nell’elenco figurano «tamburo, violino, chitarra, flauto, liuto, mandolino, pianoforte, gli archi “. Per i nostri studenti è utile ricordare lo studio e la passione verso la musica dei vari: Bach; Haendel; Scarlatti Domenico; Vivaldi; Salieri; Boccherini; Mozart; Beehthoven; Rossini; Bellini; Donizetti; Scubert; Chopin; Schumann; Offenbach; Johann Strauss; Brahms; Gounod; Liszt; Wagner; Verdi; Puccini; Edward Elgar; Paganini; Tchaikovsky; Rubistein; Albeniz; Ravel; Debussy; Stravinsky; Rachmaninoff; Richard Strauss; Nino Rota.