Investire sull’educazione per renderla di qualità per tutti; motivare persone di qualità a impegnarsi nella professione educativa, soprattutto migliorando le condizioni di vita e di lavoro degli insegnanti e di tutto il personale educativo; esaltare valori che uniscono gli uomini, come la solidarietà insieme al rispetto, la difesa e il sostegno dei diritti umani e delle libertà fondamentali: sono questi alcuni degli obiettivi fondamentali dell’Internazionale dell’Educazione, che è la più grande federazione mondiale dei sindacati liberi degli insegnanti e del personale del settore educazione.
L’Internazionale dell’Educazione condivide il Rapporto dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro che rivendica una "mondializzazione giusta e aperta a tutti, governata democraticamente e che offra opportunità e vantaggi concreti a tutti i Paesi e a tutti i loro abitanti, da realizzarsi attraverso un processo a forte dimensione sociale fondata sui valori universalmente condivisi e sul rispetto dei diritti dell’uomo e della sua dignità".
"L’educazione per il progresso mondiale" è il tema del 4° Congresso Mondiale che si terrà a Porto Alegre, in Brasile, dal 22 al 26 luglio e a cui parteciperanno circa 1.500 tra delegati, osservatori ed invitati provenienti da più di 150 Paesi. Il tema è articolato in tre argomenti: L’educazione: servizio pubblico o merce; Il diritto d’insegnare: il diritto d’apprendere; Reclutamento e formazione continua di insegnanti di qualità.
Per maggiori informazioni (in inglese, francese e spagnolo) è possibile collegarsi al sito internet www.ei-ie.org (cliccabile da "Ulteriori approfondimenti").
Questa edizione del Congresso anticipa il terzo Forum mondiale dell’educazione, ospitato anch’esso a Porto Alegre, a partire dal 27 luglio: sono in programma dibattiti, seminari, scambi di esperienze ed è prevista la partecipazione di migliaia di persone. La scelta di svolgere nella città brasiliana la quarta edizione del Congresso Mondiale dell’Internazionale dell’Educazione, pertanto, indica anche l’intenzione della federazione degli insegnanti di confrontarsi con le realtà di base e con i movimenti che in questi ultimi anni hanno fortemente criticato e contrastato i processi di privatizzazione dell’educazione, avviando esperienze di educazione popolare basate su partecipazione, democrazia e rispetto del pluralismo.
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