La Regione Emilia Romagna ha approvato la qualifica di maestro di danza, che può essere acquisita da insegnanti di danza che abbiano maturato una consistente esperienza professionale e danzatori professionisti che abbiano completato uno specifico percorso formativo.
“La nuova qualifica per Maestro di danza approvata dalla Giunta Regionale è stata sviluppata su richiesta formale della Federazione Nazionale Associazioni Scuole di Danza- spiega l’assessore regionale alla Formazione e al Lavoro -. Una necessità avvertita anche dalle famiglie, che chiedono garanzia di professionalità in chi opera nell’insegnamento della danza con i più giovani”.
“Con la qualifica abbiamo raggiunto un duplice obiettivo: il riconoscimento di una professionalità, che restituisce dignità agli insegnanti e che dà garanzie ai genitori che alle scuole di danza affidano i loro figli in momenti anche delicati della loro formazione”.
Rispetto alla divaricazione estrema e solo italiana tra libero insegnamento della Danza e Diploma riconosciuto dalla Accademia Nazionale di Danza a Roma, questo riconoscimento della Regione Emilia-Romagna è una pietra miliare che distingue e qualifica chi può svolgere questo lavoro con competenza.
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Per la definizione della qualifica di Maestro di Danza si è seguito l’iter classico previsto per l’inserimento di una nuova qualifica nel Repertorio regionale: istruttoria tecnica su base documentale, descrizione della figura con la supervisione di esperti del settore.
Per il conseguimento del Certificato di qualifica professionale di Maestro di danza occorre superare specifiche prove davanti ad una Commissione esaminatrice.
Per quanto riguarda i percorsi formativi, gli enti di formazione accreditati dalla Regione potranno presentare progetti per il conseguimento della qualifica in risposta ad avvisi pubblici per il finanziamento di attività formative (in questo caso l’accesso ai percorsi per i partecipanti sarà gratuita). Sarà inoltre possibile realizzare percorsi a mercato finalizzati al rilascio della qualifica, in questo caso gli enti di formazione dovranno richiedere preventivamente l’autorizzazione regionale.