“L’Expo lascia un importante eredità al Paese e ai giovani: Scuola, Afam, Università e Ricerca sono state protagoniste con 5 milioni di studenti coinvolti”.
Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini, nella giornata conclusiva della manifestazione internazionale tenuta nel capoluogo lombardo.
LE PAROLE DEL MINISTRO
“Expo ci lascia l’eredità di uno straordinario successo – ha detto il ministro -, frutto della tenacia e della determinazione del presente e della lungimirante ambizione del passato, cioè dell’Italia in cui crediamo. Nella giornata conclusiva, il mio ringraziamento speciale va a tutto il mondo della Scuola, delle Accademie e dei Conservatori, dell’Università e della Ricerca, insegnanti e alunni, studenti, ricercatori e docenti che sono stati fra i principali protagonisti di Expo 2015. Cinque milioni di studenti, tra Italia e Paesi esteri, dalla scuola dell’infanzia all’università, sono stati impegnati in progetti didattici e iniziative legati all’Esposizione e due milioni hanno potuto visitarla direttamente grazie all’accordo Expo – Miur. Un ringraziamento particolare va anche a quanti nel mio dicastero si sono impegnati perché tutto questo fosse possibile”.
“Con questi ragazzi – prosegue Giannini -, con i loro insegnanti e con chi, giovane o meno giovane, è attivamente impegnato nel mondo della ricerca scientifica e dell’innovazione, siamo pronti a condividere la grande responsabilità che Expo ci ha affidato. La responsabilità di diventare il Paese della sostenibilità, dove le scienze dure possano dialogare con le scienze sociali per una etica nutrizionale che allunga la vita, migliora il pianeta e crea nuove condizioni di sviluppo economico e sociale”.
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I NUMERI
Nei sei mesi della manifestazione, 41 Conservatori italiani si sono esibiti ad Expo, per un totale di 1.230 studenti coinvolti. Il Vivaio Ricerca, il programma di eventi scientifici curato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha portato a Padiglione Italia i grandi temi della scienza legati all’alimentazione. Numerosi anche gli eventi organizzati autonomamente dalle Università italiane che hanno portato le loro eccellenze all’Esposizione.
Le scuole sono state coinvolte attraverso visite a Milano, concorsi e percorsi educativi come quelli messi a disposizione sul portale “Together in Expo” (www.togetherinexpo2015.it) che ha messo a confronto sui temi dell’Esposizione 2.360 classi di cinque continenti. L’iniziativa “Expo e territori” ha permesso di realizzare percorsi per gli studenti alla scoperta dei luoghi di produzione del Made in Italy alimentare e del patrimonio culturale italiano. Oltre 700 i progetti di innovazione didattica presentati al Vivaio scuole, tutti raccolti in un e-book consultabile su www.vivaioscuole.it e sul sito del Miur www.istruzione.it. La prossima settimana saranno inviate alle scuole anche le nuove Linee Guida per l’alimentazione, eredità dell’Esposizione insieme alla Carta di Milano dei bambini e ad una App per tablet e cellulari, “Cambio stile”, realizzata in collaborazione con l’Università Sapienza, che mette a disposizione materiali e percorsi educativi sulla corretta alimentazione.
Duecento sono state le istituzioni scolastiche adottate dalle aziende attraverso il progetto “Adotta una scuola”, realizzato in collaborazione con Confindustria. Mentre nell’area Kinder+sport, nata da un Protocollo Miur – Coni – Gruppo Ferrero ed Expo, i più piccoli (oltre 100.000 bimbi fra i 5 e i 12 anni) sono stati coinvolti in attività ludico-sportive. Attraverso “The cooking show, il mondo in un piatto” giovani cuochi degli Istituti alberghieri italiani sono stati ospitati in un live show di cucina mettendo in mostra l’alta qualità della preparazione di chi frequenta questo tipo di percorso di istruzione.
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