L’Inps apre i dipinti storici al pubblico, a fare da guida 60 studenti
Una quarantina di capolavori della storia artistica italiana del XX secolo tra dipinti e sculture in bronzo e ceramica, cui si aggiungono 4 dipinti del Seicento, acquisiti dalla collezione Sciarra Barberini nel 1904. È questo lo scenario, di opere mai viste, che aspetta i visitatori del Palazzo dell’Eur a Roma, sede storica della Direzione Generale dell’Inps, nel weekend del 22 e 23 maggio.
Si tratta di un patrimonio costituito da diverse tendenze artistiche: quelle che hanno caratterizzato il Novecento Italiano. Tra cui le opere di Attardi, Avenali, Cascella, Maccari, Quaglia, Scordia e Villoresi. Non mancheranno, tuttavia, alcuni grandi capolavori del Seicento, tra cui un Novelli, allestito accanto al dipinto del Romanelli. L’iniziativa dell’Inps si deve anche alla collaborazione dell`Università: in particolare della professoressa Valentina White, titolare della cattedra di Teoria e Storia del Restauro della Facoltà di Scienze Umanistiche dell`Università “La Sapienza” di Roma, che ha ideato e curato la mostra. Ma la collaborazione ha coinvolto anche gli studenti. Circa 60 futuri storici dell`arte sono stati coinvolti in tutto il processo, dall`ideazione alla realizzazione, che ha condotto alla definizione del progetto: le motivazioni dell`operazione culturale, la storia del palazzo, i criteri adottati nella scelta delle opere, le soluzioni espositive, la costruzione dei percorsi, l`esposizione delle opere in funzione di un particolare criterio tematico, sperimentando così ogni fase del complesso iter che conduce alla messa in atto di un`iniziativa culturale che intenda stabilire contatti e confronti tra Istituzioni e pubblico. E saranno proprio i 60 studenti le guide che i cittadini, ma anche altri studenti, e probabilmente diversi docenti amanti del settore, troveranno a condurli lungo il percorso della davvero particolare mostra capitolina.