L’on. Milena Santerini, professoressa di Pedagogia all’università Cattolica di Milano e deputata di Democrazia solidale, sta proponendo un disegno di legge per abolire la bocciatura in condotta: «Così contrastiamo la dispersione e puntiamo sulla rieducazione dei ragazzi attraverso l’educazione alla cittadinanza»
«Nessun buonismo bisogna solo adeguare la normativa ai tempi: la legge 107 parla di valutazione degli studenti, e noi permettiamo ancora che un ragazzo o una ragazza vengano bocciati non per problemi nell’andamento dell’apprendimento, ma per insufficienza nel comportamento. Non ha senso».
Come si ricorderà la norma fu introdotta dall’ex ministra all’istruzione Mariastella Gelmini sull’onda di una presunta riforma della scuola che tendeva a riportare all’ordine i ragazzi che sulla condotta non venivano valutati, nel senso che il voto non solo non faceva media con le altre discipline, ma il più delle volte era solo uno spauracchio per meno facinorosi che per i provetti bulli e neghittosi.
«È lecito presupporre che buona parte di questi studenti bocciati per condotta lasceranno la scuola», spiega Santerini, «quindi evitare queste bocciature significherebbe ridurre la dispersione, far abbassare quel 15% di Neet, che rinunciano agli studi e al lavoro: la differenza tra chi si iscrive al primo anno di liceo e chi arriva al diploma arriva al 25-27% in alcune regioni, è imbarazzante».
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«Nella giustizia penale il nostro sistema punta sempre più alla rieducazione del detenuto, e invece con gli studenti abbiamo un sistema che stronca senza pietà: per i ragazzi che manifestano problemi di comportamento, bisogna pensare a forme di riparazione, come lavori socialmente utili, lezioni di educazione alla cittadinanza, più che di educazione civica. Dobbiamo lavorare sul saper essere, non solo sul sapere: non serve a niente imparare a memoria la Costituzione se non si sa come comportarsi».
D’altra parte la Santerini fa pure notare che la sua proposta dovrebbe andare di pari passo con le leggi delega sulla 107, in modo da appaiare all’abolizione delle bocciature per condotta una nuova valutazione delle competenze sociali e civiche.
Inoltre è altrettanto noto che moti tribunali amministrativi hanno più volte cancellato col motivo che il comportamento, anche se accompagnato da 4 insufficienze, non basta per far ripetere l’anno.
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