Categorie: Valutazioni

L’Invalsi e il “terzo uomo”

Clima teso e aria di attesa con spifferi di nervosismo tra i saggi che sopravvedono alla selezione del dirigente Invalsi: “Non conosciamo le candidature, che vengono presentate direttamente al ministero, né vogliamo conoscerle: dopo il 7 gennaio ci metteremo al lavoro per esaminarle accuratamente”
Intanto, oltre al curriculum, è richiesto un documento sintetico (al massimo 12mila battute) per spiegare le strategie di sviluppo e intervento che si pensa di mettere in campo nel caso in cui assuma la presidenza dell’Invalsi. Ma occorre pure allegare un massimo di cinque pubblicazioni alla domanda, che i commissari dovranno leggere ed esaminare per poter valutare accuratamente il profilo del possibile capo dell’istituto di valutazione del sistema scolastico.
Un professionista, sottolinea il Corriere citando il profilo che cerca Carrozza, con una «comprovata competenza in materia di valutazione, con uno sguardo anche alle esperienze messe in campo da altri paesi, la conoscenza delle caratteristiche evolutive e istituzionali del sistema italiano di istruzione e formazione».
Ma che abbia anche «pregresse esperienze di direzione di strutture ed enti di ricerca, di insegnamento, coordinamento di insegnanti, direzione di scuole, coordinamento di reti di scuole e conoscenza dell’inglese e di altre lingue straniere saranno alcuni dei criteri su cui sarà basata la scelta del Comitato di selezione»; ma non si disdegnerebbe un capo Invalsi con un atteggiamento meno rigido, più pedagogico, più attento alle sfumature della valutazione che ai secchi numeri rispetto ai precedenti.
Da qui le indiscrezioni: da Daniele Checchi, ex rettore della Statale, ora docente di Economia, laurea in Bocconi, una lunga militanza di studi sulla scuola e – per di più – moglie sindacalista; a Pietro Lucisano, professore di pedagogia sperimentale alla Sapienza e benvoluto dalla Carrozza.
E sembra pure, sussurra il Corriere, che alcuni candidati si sarebbero tirati indietro pensando di non avere chance, come avrebbe fatto Giuseppe Bertagna, mentre Lucrezia Stellacci, smentisce ogni ipotesi di preconfezionamento: «Non c’è alcun candidato forte, il ministro ha intenzione davvero di scegliere serenamente nella rosa. E’ importante solo che sia una persona che dia la giusta importanza al sistema di valutazione, che faccia dialogare l’Invalsi con la scuola: non deve più essere visto come un istituto esterno, ma come uno strumento di governo e amministrazione della scuola stessa». Un terzo uomo dunque potrebbe spuntare nelle prossime ore.

Pasquale Almirante

Articoli recenti

Compiti casa, sì, no, dipende

I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…

22/12/2024

Il Sicilia Express funziona. A casa tanti prof e studenti dalle brume del nord in treno

È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…

22/12/2024

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024

Docenti supplenti, ecco quando ai precari spetta la continuità del contratto per il periodo di vacanza e sospensione dell’attività didattica

Una docente precaria con un contratto a tempo determinato da parte del dirigente scolastico fino…

22/12/2024

Legge di bilancio: mancano risorse per le famiglie che mandano i figli nei centri estivi

Finita la scuola, a giugno, molte famiglie potrebbero essere in diffcoltà perchè non avranno la…

22/12/2024