Categorie: Estero

L’inventiva dei ds è infinita: nell’Ohio arriva la “paghetta” per gli studenti che non s’assentano

Una “paghetta” agli studenti che hanno una frequenza regolare a scuola. A idearla, sembra con dei primi risultati incoraggianti, è stato il direttore di un liceo di Cincinnati, nell’Ohio, dove l’anno scorso a causa dei cattivi risultati scolastici, ma anche della scarsa presenza alle lezioni, solo il 14 per cento degli studenti è riuscito a raggiungere il diploma di maturità. Del resto, non è un caso che certi istituti vengano chiamati “charter school”: si tratta di scuole pubbliche collocate in quartieri popolari. E chi li dirige beneficia di grande autonomia nella gestione. E quando i risultati scolastici sono carenti, sono chiamati ad escogitare soluzioni
Così, per combattere l’assenteismo, Ken Furrier, il responsabile della Dohn Community High School, composta da 170 allievi, in larga parte “difficili”, ha deciso di introdurre un programma sperimentale originale. E nello stesso tempo molto coraggioso: forte di un budget di 40mila euro frutto di fondi privati, il programma salva-studenti prevede che ogni settimana, a condizione che vi sia puntualità e nessuna assenza, un ragazzo di 14 anni riceva 10 dollari. E la “paghetta”, che sino ad oggi conoscevamo come un atto ad esclusivo appannaggio di genitori e nonni, cresce con il numero degli anni degli iscritti: tanto da arrivare a 25 euro per gli studenti più grandi. Quelli a cui, peraltro, viene chiesto lo sforzo maggiore perché impegnati negli esami di fine ciclo. Per tutti gli studenti sempre presenti, inoltre, la scuola superiore statunitense verserà 5 dollari su un conto risparmio.
Ma come è venuto in mente al direttore l’idea di “remunerare” gli studenti con una paga settimanale? “Abbiamo molti studenti – ha spiegato Furrier –  con davvero poche chance di ottenere il diploma”. E attraverso questo genere di iniziative è chiaro che “vorremo riuscire a rimetterli in riga”. Certo, non sarà facile: la popolazione scolastica del suo istituto è costituita da nove allievi poveri su dieci, solo uno su cinque abita con entrambi i genitori, molti cercano di guadagnare qualche soldo con lavori saltuari e diverse ragazzine sono già madri.
“Per loro, andare a scuola non è una priorità”, ha aggiunto il direttore. Non un caso, quindi, che la gran parte degli studenti frequenta la scuola in modo episodico e quindi con scarsi risultati. Basterà la “paghetta” settimanale per cambiare le cose?
Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Pensioni per docenti e Ata, si può andare in quiescenza anticipata anche con opzione donna 2025

La legge di bilancio 2025 ha superato l'esame della "Camera dei deputati", adesso è al…

26/12/2024

Studenti violenti e bulli, non basta sanzionarli ma vanno sempre denunciati: Treviso interviene il Questore

L’escalation di atti di violenza e bullismo a scuola prodotti dagli studenti non sembra fermarsi…

26/12/2024

Studenti napoletani al Gran ballo di Natale Venezia, offesi con frasi razziste e omofobe

Gli studenti napoletani dell’Isis Archimede di Ponticelli, invitati a partecipare a Venezia al Gran Ballo storico…

26/12/2024

Esercizi matematica secondaria, perché possono essere utili i quesiti delle Prove Invalsi?

I quesiti delle Prove Invalsi sono utili per esercitarsi in matematica nella scuola secondaria perché…

26/12/2024

Docenti specializzati: una proposta per affrontare la questione

In qualità di Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati, accogliamo con favore l’annuncio del Ministro dell’Istruzione…

26/12/2024

Metodologie didattiche innovative: il cooperative learning, benefici e come applicarlo in classe

Il cooperative learning è una metodologia didattica innovativa che favorisce l’apprendimento collaborativo. Promuove il lavoro…

26/12/2024