Categorie: Riforme

L’iPad in un liceo di Verbania in sostituzione dei libri

“L’Istituto Cobianchi di Verbania annuncia che da settembre partirà un progetto iPad che coinvolgerà 54 studenti di due terze del liceo di scienze umane e del liceo linguistico. Non è il primo e non sarà l’ultimo esperimento del genere, ma si presenta in modo del tutto originale rispetto agli altri, per la sua radicalità. Il progetto prevede, per l’intero triennio (dunque per alunni dai sedici ai diciotto anni), la sostituzione dei manuali di carta con il tablet Apple di ultima generazione. Con almeno un paio di vantaggi evidenti: gli zaini saranno più leggeri e i costi delle famiglie si ridurranno, poiché dai circa 700 euro sborsati nel triennio per i libri si passa a 400 euro, che è il prezzo dell’iPad”.
“Fatta salva la schiena dei pargoli, il calcolo economico sarà attendibile? Sì, perché i materiali digitali non verranno acquistati ma saranno creati dagli insegnanti in collaborazione con gli alunni: ed è qui l’originalità (e il rischio maggiore) dell’iniziativa. Cioè basterà comperare la tavoletta digitale, perché i software saranno autoprodotti da docenti e discenti in una sorta di scambio «creativo» che ha come scopo la produzione e l’apprendimento di contenuti e di conoscenza: dal produttore al consumatore, è proprio il caso di dirlo. Prima considerazione: l’editoria, sia essa tradizionale o no, verrà del tutto superata. Secondo aspetto: viene a cadere con il tramonto del libro cartaceo anche il rapporto gerarchico tradizionale che pone l’insegnante in cattedra a distribuire sapere per gli allievi in ascolto sui banchi. Una relazione paritaria, come neanche l’utopia sessantottina osava auspicare. Terzo punto nevralgico: se, come pare, non verrà meno la valutazione finale ma cambierà solo (solo?) il metodo, l’eventuale responsabilità di aver approntato strumenti sbagliati, inutili, incompleti, ricadrà sulle spalle degli studenti? (Senza dimenticare che le terze sperimentali dovranno raggiungere gli stessi obiettivi didattici delle classi parallele che studieranno sui soliti manuali). Insomma, una bella sfida. L’assistenza degli esperti dell’Università della Bicocca dovrà servire soprattutto a «monitorare» le capacità dei docenti-pionieri”.
“Limitandoci alla notizia nuda e cruda, se ne può esserne entusiasti? Moderatamente sì, moderatamente no”.

Redazione

Condividi
Pubblicato da
Redazione

Articoli recenti

Compilazione domanda concorso docenti 2024: ecco come fare, passo dopo passo – I VIDEO TUTORIAL

Dall'11 dicembre 2024 e fino alle ore 23:59 di lunedì 30 dicembre 2024 sarà possibile…

21/12/2024

Oggi è il Solstizio d’inverno, da domani in marcia per la Primavera

Pare che proprio alle ore 10,21 esatte di oggi, 21 dicembre, sia entrato, bene accolto, il…

21/12/2024

Linee guida Educazione Civica, un docente Valditara: “Farò l’opposto. Spero non mi decurti lo stipendio”, la lettera virale

In questi giorni è diventata virale sui social la lettera di un docente, pubblicata sul…

21/12/2024

Bambino affidato al padre scappa da scuola e ferma la Polizia dicendo di voler stare con la madre: lei denuncia l’istituto

Una vicenda alquanto contorta è avvenuta a Catania quasi un mese fa, resa nota soltanto…

21/12/2024

Tfa Indire, manca il decreto: necessario il parere dell’Osservatorio per l’Inclusione, rinnovato ma ancora non convocato

Tfa Indire, a che punto siamo? Si attendono con ansia ulteriori novità relative ai percorsi…

21/12/2024

Concorso PNRR 2024, ecco quali certificazioni linguistiche vengono ritenute valide nella tabella dei titoli valutabili per i concorsi docenti

Una docente che sta compilando la domanda per il concorso a cattedra PNRR 2024 per…

21/12/2024