Categorie: Personale

L’Italia del cambiamento riparta dai docenti

Infatti, secondo l’ultimo rapporto dell’Ong, il podio degli Stati più probi comprende Danimarca, Finlandia e Nuova Zelanda, tutti a quota 90 punti ( su un massimo di 100 punti ). Seguono Svezia (88), Singapore (87), Svizzera (86), Australia e Norvegia (85), Canada e Olanda (84). 
Fra le grandi economie europee, resta incollata al plotone di testa solo la Germania (79), seguita dal Regno Unito (74) e dalla Francia (71), la quale occupa in graduatoria la 22ª posizione mondiale. Il giudizio raccolto da Transparency è invece meno clemente nel caso della Spagna (65) e diventa decisamente severo per l’Italia: con appena 42 punti su 100, il nostro Paese figura al 72° posto su 176, a parità con la Bosnia-Erzegovina e dietro il Sudafrica (43). 
Quindi, per contrastare questi giudizi negativi, sono necessari drastici interventi strutturali che tutelino l’onestà e la deontologia professionale delle nostre migliori intelligenze. L’Italia del cambiamento deve partire dalla scuola e dagli insegnanti che ne rappresentano l’ essenza culturale. Il nuovo Presidente del Consiglio Matteo Renzi nel suo discorso alla Camera ha detto che bisogna lavorare per ridare dignità sociale al ruolo dell’insegnante, intraprendendo un percorso di ripresa culturale prima che economico finanziario. 
Italo Calvino nel suo “Apologo sull’onestà nel Paese dei corrotti” diceva: “C’era un paese che si reggeva sull’illecito.” Un paese in cui “tutte le forme di illecito, da quelle più sornione a quelle più feroci, si saldavano in un sistema che aveva una sua stabilità e compattezza e coerenza e nel quale moltissime persone potevano trovare il loro vantaggio pratico senza perdere il vantaggio morale di sentirsi con la coscienza a posto. Avrebbero potuto dunque dirsi unanimemente felici, gli abitanti di quel paese, non fosse stato per una pur sempre numerosa categoria di cittadini cui non si sapeva quale ruolo attribuire: gli onesti. 
Erano, costoro, onesti non per qualche speciale ragione; erano onesti per abitudine mentale, condizionamento caratteriale, tic nervoso. Insomma non potevano farci niente se erano così, se le cose che stavano loro a cuore non erano direttamente valutabili in denaro, se la loro testa funzionava sempre in base a quei vieti meccanismi che collegano il guadagno al lavoro, la stima al merito, la soddisfazione propria alla soddisfazione di altre persone. In quel paese di gente che si sentiva sempre con la coscienza a posto, gli onesti erano i soli a farsi sempre degli scrupoli, a chiedersi ogni momento che cosa avrebbero dovuto fare”. 
Si può aggiungere che in Italia sicuramente tra quegli onesti, così ben descritti da Calvino, ci sono gli insegnanti, e ripartire da loro potrebbe rivelarsi una mossa vincente. 

Aldo Domenico Ficara

Articoli recenti

La Pimpa tradotta in arabo finisce sui banchi degli studenti del Kurdistan iracheno: così conosceranno le bellezze dell’Italia

Le avventure della cagnolina Pimpa tradotte in arabo per raccontare ai giovani studenti del Kurdistan…

19/11/2024

Dipendenza dai social, genitori comprano pacchetti di followers per i compleanni dei figli: l’allarme della psicologa

Spesso si dice che le ultime generazioni sono ossessionate dai social, dai like, dalle apparenze:…

18/11/2024

Studenti contro Valditara: “Ideologico sarà lui: noi vogliamo l’educazione sessuale in ogni scuola”

Durante l'evento per la nascita della Fondazione intitolata a Giulia Cecchettin, dedicata alla memoria della…

18/11/2024

“Il patriarcato è nei libri di scuola”: la pedagogista Biemmi alla Fondazione Giulia Cecchettin

Nella Sala della Regina di Montecitorio si è svolta la “Presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin” in…

18/11/2024

Ghali: “Mi piacerebbe che scuola si parlasse di più di migranti e che docenti e alunni chiedessero più approfondimenti”

Il cantante 31enne Ghali ha nuovamente lanciato un forte messaggio sociale, che anche stavolta riguarda…

18/11/2024

Orientamento, Valditara scrive una lettera ai ragazzi di terza media e lancia il “Consiglio orientativo”: ecco cos’è – PDF

Il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha inviato una lettera ai ragazzi che…

18/11/2024