Giannini vive su un’altra galassia: così hanno commentato i parlamentari del Movimento 5 Stelle, in commissione Cultura, le parole pronunciate dal ministro dell’Istruzione nel corso di ‘Porta a Porta’ dell’8 aprile. “Affermare come ha fatto ieri in tv Stefania Giannini, che le audizioni sul ddl Istruzione stanno andando bene quando la quasi totalità delle associazioni di genitori, dirigenti, pedagogisti e i sindacati, nel corso delle audizioni che si stanno svolgendo in questi giorni, hanno espresso un coro di contrarietà e perplessità su quasi tutti gli aspetti del provvedimento, significa che il ministro vive su un’altra galassia”, tuonano i ‘grillini’.
Le critiche poi si concentrano sui tempi di approvazione della riforma, ritenuti troppo stretti per un provvedimento così complesso: “registriamo come la maggioranza – continuano i componenti del M5S – stia contingentando i tempi di discussione del provvedimento al punto da strozzare il dibattito: oggi infatti è stata fissata la data di scadenza per la presentazione degli emendamenti a sabato 18 aprile. Di fronte alle tante critiche sollevate e alla necessità di apportare miglioramenti al provvedimento, il tempo a disposizione del Parlamento è davvero troppo esiguo”.
La linea di opposizione del M5S è già delineata: “Presenteremo, in sede referente, la richiesta formale di stralcio per la parte del ddl sulla scuola che riguarda le assunzioni”, ha annunciato la deputata Simone Valente (M5S), ricordando che i pentastellati hanno già inviato nelle scorse settimane una lettera al presidente del Consiglio Matteo Renzi e al ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, chiedendo appunto due distinti provvedimenti normativi, da far viaggiare con tempi e modalità differenti: uno per il reclutamento e uno per tutto il resto.
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A farsi sentire è anche la senatrice del gruppo Misto, Maria Mussini, prima firmataria della Lip ‘Per una buona scuola per la Repubblica’: “la scuola non ha bisogno né di Alice nel Paese delle meraviglie né della Regina di cuori che taglia teste. Ha bisogno, oltre che di risorse, di ascolto, cura e attenzione. Insomma, di democrazia”.
Le parole di Mussini arrivano dopo il no, ribadito da Giannini e dal sottosegretario Davide Faraone, all’ipotesi di un eventuale spacchettamento della riforma da parte del titolare di Viale Trastevere.
“Al contrario di quanto sostiene il ministro Giannini – rimarca – le assunzioni, previste già da anni e ora indispensabili dopo la sentenza della Corte di Giustizia Europea, per poter essere fatte subito devono seguire un percorso autonomo”.
Mussini quindi sottolinea come “la richiesta di una riflessione approfondita sul disegno di legge sia stata unanime da parte dei numerosissimi auditi. Tutte le associazioni di precari, tutti i sindacati e perfino il rappresentante della Fondazione Agnelli hanno evidenziato la complessità e varietà di questo provvedimento che contiene pesantissime deleghe e che mette insieme materie molto disomogenee. Giannini – conclude la senatrice – farebbe un buon servizio alla scuola e al Paese intero se tenesse conto di questi rilievi”.
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