Molte scuole, sostiene il sito, hanno sostituto l’insegnamento della Religione cattolica con quella di Storia delle Religioni per fornire ai ragazzi un panorama completo su tutte le religioni esistenti che possa aiutarli ad ampliare le loro conoscenze e aprire le loro menti a culture diverse. Invece, in altri casi, l’ora di Religione viene utilizzata per approfondire tematiche d’attualità e argomenti etici in modo che gli studenti si costruiscano una loro opinione al riguardo.
Altre volte ancora, l’ora viene semplicemente considerata inutile. I ragazzi, visto che il voto della materia non fa media con quelli delle altre, passano questi 60 minuti a fare tutt’altro: fare i compiti per le altre materie, chiacchierare fra loro, ripassare e simili. E spesso i prof, rassegnati, glielo concedono.
E in più, secondo quanto riferisce Skuola.net, sarebbero davvero pochi i professori che insegnano Religione così come la conosciamo, ossia nella sua accezione esclusivamente cattolica. Solo il 3.7% dei ragazzi afferma di svolgerla, contro quasi il 61.7% che invece di fare lezione, dice di soffermarsi a parlare col prof di religione di temi di attualità che toccano anche la sfera etica come, per esempio, il suicidio, l’aborto e l’eutanasia, costruendo non solo un rapporto di dialogo con l’insegnante, ma anche un pensiero critico.
Sembra inoltre che il motivo dell’aumento della richiesta di esoneri potrebbe essere ricercato nel fatto che il 25% degli studenti passa l’ora di Religione a non fare nulla, o meglio, a fare quello che vuole
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