L’ora di religione nelle scuole è “cultura, non è catechismo che si fa in parrocchia”: lo dice il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova.
In un messaggio in occasione della giornata di sensibilizzazione alla scelta dell’ora di religione, che ricorre domenica prossima, raccomanda ai giovani “di non lasciarsi guidare da pregiudizi che circolano, e di non perdere un’opportunità formativa importante come persone e cittadini”.
Nel messaggio, il porporato ricorda che “è tempo di iscrivere gli studenti alla scuola per il prossimo anno e, quindi, è tempo di scelte che andranno a segnare il percorso formativo di tanti giovani, ragazzi e bambini che sono il nostro futuro”. Ai genitori ricorda che il meglio per i figli “coincide innanzitutto con la formazione della mente e del cuore ai grandi valori della vita, a ciò che conta veramente, smascherando miti e ingannevoli apparenze”.
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L’insegnamento della religione, osserva ancora Bagnasco, “introduce non solo agli universali interrogativi dell’esistenza, ma anche offre a tutti, cristiani e non cristiani, la possibilità di comprendere la società e la cultura del nostro Paese e dell’Europa”.