Cosa accadrà degli oltre 4.600 posti di sostegno in deroga che in quest’anno scolastico garantiscono il diritto allo studio degli studenti siciliani? I segretari di Flc-Cgil- CislScuola- UilScuola- Snals/Confsal con un comunicato congiunto esprimono forte preoccupazione su questa delicata materia.
In modo particolare, sottolineano i sindacati, dopo un balletto di cifre, i docenti assunti nel 2017/18 saranno circa 52.000. Di queste, 21.000 derivano dai pensionamenti, 16.000 sono relative a posti non coperti lo scorso anno (già finanziati dalla legge 107/15) e 15.000 dalla trasformazione di posti da organico di fatto a organico di diritto (finanziati da 400 milioni previsti dalla legge di bilancio 2017).
Su 52.000 assunzioni, si presume che circa 3.000 in tutta Italia andranno al sostegno. È dunque facile ipotizzare che forse solo qualche centinaio andranno in Sicilia.
Il paradosso all’italiana è che delle immissioni in ruolo, riservate alle classi di concorso comuni, molte, soprattutto al nord, non potranno essere fatte perché prive di aspiranti, sia dai concorsi falcidiati, sia dalle graduatorie esaurite. È indispensabile allora, sottolinea un comunicato congiunto, rimodulare i contingenti in funzione delle condizioni reali e non in base ad astratti algoritmi. La distribuzione delle cifre, sia quelle dei pensionamenti, sia quelle dei posti non coperti dalla L. 107/’15, sia quelle della trasformazione dell’organico di fatto in diritto, deve tenere conto dei fabbisogni reali, delle condizioni di dispersione scolastica, del disagio sociale, della presenza di condizioni di disabilità, in un territorio in cui Regione, Liberi Consorzi e Comuni continuano a tagliare fondi e diritti, come le mense scolastiche e i servizi per l’handicap.
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Totalmente dimenticato il personale ATA, che in Sicilia sta scontando la copertura dei servizi in condizioni molto gravi a causa dei tagli negli anni scorsi.
Per questo FLC CGIL – CISL SCUOLA – UIL SCUOLA – SNALS/CONFSAL della Sicilia chiedono alla Ministra Fedeli che l’organico in deroga di sostegno venga, almeno in parte, trasformato in organico di diritto, che la distribuzione di ulteriori posti, anche in considerazione dell’organico di potenziamento già richiesto dalle scuole, avvenga sulla base delle difficoltà e dei disagi registrati sui territori, che questa boccata d’ossigeno per le impoverite fila del contingente scolastico arrivi lì dove maggiore è il bisogno e più evidenti sono le difficoltà.
Durante l’incontro del 17 maggio prossimo, richiesto alla Dirigente generale dell’USR Sicilia Dott. Maria Luisa Altomonte per l’informativa sugli organici, chiederemo di conoscere l’effettiva consistenza dei contingenti e la loro ripartizione per tipologia e per regione se questi dati saranno disponibili dopo l’incontro di lunedì tra Miur e Organizzazioni sindacali nazionali. In tutti i casi chiederemo all’USR che si faccia portavoce delle esigenze della scuola siciliana, di studenti, insegnanti e personale ATA.
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