E anche i contratti a tempo determinato di tipo annuale assegnati, in modo incostituzionale, direttamente dai presidi attraverso gli albi territoriali. Ma non si andrà oltre. Perché tutte le supplenze annuali sino al 30 giugno e al 31 agosto dell’anno successivo continueranno ad esistere. E si tratta di un numero altissimo. Con i soliti effetti nefasti per gli alunni, a cui continuerà ad essere negata la continuità didattica.
Per Anief però la legge 107/15 non ha risolto il problema dei precari. Anzi, mantenerli in questo stato professionale, dopo averli illusi, li renderà ancora più combattivi. Tanto che prevediamo un’impennata di ricorsi in tribunale, a seguito dell’udienza della Corte Costituzionale, fissata per il prossimo 17 maggio, chiamata dalla Corte di Giustizia europea ad esprimersi sull’illegittimità tutta italiana della reiterazione dei contratti a tempo determinato. È solo una questione di tempo.
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