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L’Ue lancia l’allarme: vestiti più sicuri per i bambini

Velcro e bottoni sono preferiti ai cordoncini per chiudere giacche e cappucci per bambini sotto ai sette anni. I cordoncini non dovrebbero superare i 7,5 centimetri nella zona collo per bambini e ragazzi di età compresa tra i sette ed i quattordici anni. Le palline di plastica o gli altri oggetti aggiunti ai cordoncini possono diventare pericolosi se finiscono nella bocca dei bambini.
Sono alcuni dei consigli pratici consegnati ai genitori dalla Commissione Europea che ha lanciato l’allarme sulla necessità di alzare la guardia nei paesi dell’Unione per garantire la sicurezza di ciò che indossano i minori da zero a quattro anni. Infatti un capo d’abbigliamento su dieci non rispetterebbe i requisiti europei di sicurezza e solo nel 2002, in sette stati membri dell’Ue, centocinquanta bambini sono stati ricoverati in ospedale per questo genere di incidenti.
La Commissione Europea ha pubblicato i risultati dei controlli fatti dal Forum per la sicurezza del prodotto (Prosafe), da agosto 2008 a febbraio 2010 su sedici mila capi d’abbigliamento, in undici Stati membri dell’Unione europea: Austria, Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Francia, Grecia, Irlanda, Lituania, Olanda e Portogallo. Secondo il rapporto i meno sicuri risultano essere i vestiti per i bambini: corde e lacci, soprattutto quelli presenti nella zona del collo, possono rimanere impigliati nelle biciclette o nelle porte e possono addirittura strangolare i bambini più piccoli.
Sui sedicimila capi controllati più di duemila e cento capi non erano conformi alle norme europee.
Ed è pure per questo che il Comitato Ue di normazione degli standard di sicurezza si è già messo a lavorare per apportare miglioramenti ai regolamenti.
“Anche nell’Ue – ha dichiarato il portavoce del commissario europeo alla sanità John Dalli – ci sono produttori che non fabbricano a norma e noi li sorvegliamo”.
Luigi Mariano Guzzo

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