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L’ufficio scolastico sbaglia fattura e paga 500mila per 3mila buste. 4 dipendenti chiamati a restituirli

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3mila pezzi tra buste e cartoncini: in cartoleria circa 70 centesimi a pezzo. Una spesa di circa 253,68 euro. Per un ufficio scolastico una cifra sostenibile. Il diavolo però si nasconde nei dettagli e per la stanchezza una fattura diventa di 491mila euro! Ben 164 euro a pezzo, nemmeno se fossero laminati d’oro. Una vicenda da mala burocrazia in piena regola.

Protagonisti della vicenda sono l’ufficio scolastico del Veneto e una tipografa di Mirano. Nel 2010 la ditta Grafiche Serenissima manda all’Ufficio scolastico regionale la fattura da 253,68 euro, con l’indicazione della cifra anche in lire. Il direttore dell’ufficio scolastico, Carmela Palumbo da l’ok al pagamento, ma ovviamente per l’importo corretto (tanto che, inizialmente indagata anche lei dal pm contabile Chiara Imposimato, sarà poi prosciolta), poi è assente per qualche giorno. Santomarco, che in fase di indagini ha ammesso l’errore, confonde le lire con gli euro e istruisce la pratica che viene firmata da Spampinato.

La fattura passa poi per il vaglio sia di Martino che di Rucco e l’1 marzo viene mandata in pagamento, tanto che quattro giorni dopo la ditta di Santa Maria di Sala riceve il bonifico. Per quasi due anni nessuno si accorge di niente, finché il ministero mette al microscopio quella maxi-fattura veneziana.

 

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Il 27 dicembre 2011 parte la richiesta di restituzione dei soldi, ma due giorni dopo la ditta replica che non è in grado di restituirli per la precaria situazione finanziaria. Parte il decreto ingiuntivo, entra in campo Equitalia, ma non serve a nulla. Non c’è più nulla da sequestrare e i soldi non ci sono più.

La Corte dei Conti, però, mette sottoinchiesta quattro dipendenti del ministero: Roberto Spampinato, all’epoca dei fatti dirigente dell’Ufficio scolastico regionale, delegato dall’allora direttore Carmela Palumbo a firmare i provvedimenti di spesa in sua assenza; Rosanna Santomarco, funzionaria dello stesso ufficio; Domenico Martino, direttore dell’Ufficio scolastico provinciale di Venezia, e Liana Rucco, che guidava la Ragioneria. I quattro sono chiamati a restituire i soldi.

 

Ecco il video de Le Iene mandato in onda domenica sera (clicca qui)

 

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