Michelle Obama il 6 gennaio scorso ha fatto il suo ultimo discorso alla Casa Bianca, in occasione della premiazione della school counselor dell’anno, Terri Tchorzynski. La figura della school counselor si occupa di aiutare e assistere in vari modi gli studenti e specialmente nel passaggio dalle scuole superiori all’università.
Michelle Obama ha rinnovato il suo impegno nell’occuparsi delle questioni relative all’istruzione e ha incoraggiato i giovani americani a seguire le loro aspirazioni, a non farsi spaventare e avere fiducia in sé stessi a prescindere dalle condizioni economiche e sociali della propria famiglia.
Degli school counselor, ha poi detto: «Questi uomini e donne mostrano a questi ragazzi che anche loro valgono, che hanno qualcosa da offrire. Non importa da dove vengano, quanti soldi abbiano i loro genitori, non importa che aspetto abbiano, chi siano le persone che amano o il dio in cui credono, o quale lingua parlino a casa, loro hanno un posto in questo paese».
Michelle Obama ha dunque elogiato il lavoro degli school counselor: «hanno fatto miracoli con pochissimo staff e budget, che è il modo in cui lavoriamo anche nell’ufficio della First Lady».
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Tuttavia la parte principale del suo discorso è stato rivolto ai giovani: «Sappiate che questo paese appartiene a voi, a tutti voi, a prescindere da quale sia la vostra origine o il vostro stile di vita. Se voi o i vostri genitori siete immigrati, sappiate che fate parte di una grande tradizione americana: il mescolarsi di nuove culture, talenti e idee che generazione dopo generazione ci hanno reso il più grande paese del mondo.Se la vostra famiglia non ha molti soldi, voglio ricordarvi che in questo paese moltissime persone, tra cui me e mio marito, hanno cominciato con molto poco ma che con tanto duro lavoro e una buona istruzione tutto è possibile, anche diventare presidente. Questo è il sogno americano. E se siete credenti, sappiate che la diversità religiosa è un’altra grande tradizione americana. Le prime persone che sono arrivate in questo paese sono venute proprio per professare la loro fede liberamente. Che siate musulmani, cristiani, ebrei, induisti o sikh, queste religioni insegnano ai nostri giovani che cosa sono la giustizia, la compassione e l’onestà, quindi io voglio che i giovani continuino a imparare e seguire questi valori con orgoglio. Vedete, la nostra grande diversità, le nostre diversità di fedi, colori e convinzioni non sono una minaccia a ciò che siamo: sono ciò che ci rende ciò che siamo.
Non lasciate che nessuno vi faccia sentire come se non contaste niente. Come se non ci fosse posto per voi nella nostra storia americana, perché voi ce lo avete un posto e avete il diritto di essere esattamente chi siete».
Obama poi ha invitato i ragazzi a lottare per i propri diritti e difendere le libertà del popolo americano, in primo luogo studiando per diventare cittadini consapevoli e in grado di esprimere le proprie opinioni.
Con un po’ di commozione ha così concluso il suo discorso: «Il mio ultimo messaggio da First Lady per i giovani è semplice. Voglio che i nostri giovani sappiano che sono importanti, che loro appartengono a questo paese. Non abbiate paura, concentratevi. Siate determinati. Abbiate speranza. Credete in voi stessi e datevi la possibilità di una buona istruzione. Poi costruite un paese che si meriti le vostre illimitate capacità. (…) Sappiate che io sarò con voi, tifando per voi e lavorando per aiutarvi per il resto della mia vita».
Obama ha poi ringraziato tutti gli school counselor e gli educatori e ha detto che essere stata la First Lady degli Stati Uniti è stato il più grande onore della sua vita, e che spera di aver reso a loro volta orgogliosi gli americani.