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L’Università di Bologna adotta il Codice etico

La notizia è di quelle che dovrebbero far riflettere tutti gli operatori della scuola (dirigenti, docenti e Ata): gli organi accademici dell’Università di Bologna hanno adottato un Codice etico che ha lo scopo di favorire lo sviluppo di relazioni e comportamenti, interni ed esterni all’Università, ispirati ai principi fondamentali della Costituzione italiana. Alcuni dei punti fondamentali che il codice affronta riguardano il rifiuto delle discriminazioni, degli abusi e dei fastidi sessuali, il conflitto di interessi, il contrasto al nepotismo ed al favoritismo, la difesa della proprietà intellettuale e la lotta al plagio. Insomma, una serie di punti etici sicuramente fondamentali in ogni settore formativo. Quindi in tutti i gradi della scuola. Quale istituzione scolastiche disdegnerebbe, infatti, di creare un clima di libertà di opinione e di pari opportunità? Un clima che non può che giovare allo sviluppo delle attività didattiche e di crescita umana?
Va detto, a completamento della notizia, che la commissione istituita dall’ateneo emiliano per vigilare sul rispetto del Codice non ha poteri sanzionatori e disciplinari: essa si limita ad intervenire e indirizzare le autorità accademiche per trovare soluzioni al verificarsi di eventuali comportamenti contrastanti con i principi definiti. E’ il principio però che conta, assieme alla volontà di attuarlo. “I luoghi in cui si trasmette e si costruisce conoscenza – fanno sapere dall’Università di Bologna – in cui si formano persone e personalità coscienti e responsabili, non possono che essere ambienti in cui la stessa aria che si respira contiene in sé i segni dell’inclusione, della libertà, del vivere civile. Siamo a conoscenza del fatto che anche altre università si stanno orientando verso questa direzione e non possiamo che rallegrarcene, sperando in una rapida espansione di fatti così importanti e positivi”. Sarebbe auspicabile che l’idea venisse ora raccolta anche nei Piani dell’Offerta Formativa e dei tanti Progetti degli istituti scolastici: è anche in questo modo che si costituisce una più consistente coscienza civile tra i giovani e tra cui è deputato ad insegnare loro certi principi di vita.
Alessandro Giuliani

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