Il capo del governo Renzi ci invita a partecipare alla consultazione elettronica sul suo piano scuola. Noi l’abbiamo letto con attenzione, con l’occhio di chi vive e lavora a scuola da anni e da anni si batte per il suo rilancio. L’occhio che ci consente quindi di vedere la realtà nascosta dietro i proclami, la continuità mascherata da finta innovazione. Raccogliamo perciò la sfida e rilanciamo, proponendo la nostra idea di scuola. Ma non virtualmente: la nostra consultazione sarà viva e dal vivo il 10 ottobre e, per prepararlo insieme, nell’assemblea-presidio che si terrà
Sarà l’occasione per iniziare a dire che chi nella scuola vive e lavora, si batte per renderla un luogo più democratico, in cui ci sia una crescita condivisa e non una misera corsa alla premialità che gerarchizza i rapporti.
Che non vuole una versione aggiornata del PDL Aprea, avendo già rispedito al mittente la concezione privatistica di cui era portatore. Anzi, vuole che si ripristini quanto soppresso dalla gestione Gelmini, i cui tagli sono divenuti sistema e vengono travestiti da premi di produzione, per altro miserrimi e solo per alcuni “adatti”.
Che le assunzioni promesse siano effettive, ma per tutti i precari, non solo quelli per i quali l’Europa a guida italiana multerebbe proprio l’Italia per l’eccessivo sfruttamento di lavoro precario. Che siano su cattedre vere, non come tappabuchi, perché solo così la didattica può tornare a crescere. Che riguardino anche il personale Ata.
Che il tempo di lavoro deve essere funzionale alla qualità della didattica, come lo devono essere il numero di alunni per classe e l’età degli insegnanti, contrariamente all’ineffabile trattamento dei quota 96.
Che chi lavora possa contrattare le condizioni del proprio lavoro per ridargli una dignità che riguardi tutti, dal profilo salariale a quello giuridico.
Noi non assistiamo, non clickiamo e basta. Noi ci muoviamo attivamente con studenti e famiglie perché il buono che ancora c’è nella scuola pubblica è quello che hanno difeso e conquistato le nostre lotte e la nostra progettualità.
Assemblea delle scuole di Roma, Autoconvocati scuola, Coordinamento delle scuole di Roma, Coordinamento precari scuola, Precari uniti contro i tagli.
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