Quando un giudice decide di non decidere, il ricorso viene dichiarato inammissibile e la scritta che campeggia in tutti i tribunali italiani non ha più senso: la legge non è uguale per tutti.
Nonostante il Ministero della Pubblica Istruzione si sia schierato contro i suoi dipendenti e la Presidenza del Consiglio dei Ministri difenda una legge iniqua, noi siamo ancora in piedi e vogliamo continuare a gridare e a denunciare che la “buona” scuola di Renzi ha violato il diritto alla famiglia e i principi costituzionali di uguaglianza (art.3), di buon andamento della Pubblica Amministrazione (art.97), di accesso ai pubblici uffici in condizioni di uguaglianza (art.51 comma 1).
Si dice che il lavoro nobiliti l’uomo, perché lo rende libero: noi vogliamo essere liberi.
Filomena Pinca – Comitato 8000esiliatifaseb gae
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