“Senza un ascolto attento e un dialogo trasparente, sincero, rispettoso delle diverse posizioni di ciascuno non c’è buona scuola. Intorno alla riforma della scuola sta montando negli ultimi giorni una discussione modello talk show televisivo o social network che come genitori rifiutiamo.
Le istituzioni scolastiche a tutti i livelli hanno una grande responsabilità verso gli studenti anche nei modi, nei toni, nel merito in cui impostano e portano avanti il confronto sulla Buona Scuola. Difendere a tutti i costi la propria posizione o accumulare opinioni come fossero quelle postate su un blog senza nessuno che le moderi non è l’esempio di discussione che la scuola dovrebbe insegnare ai nostri figli. Formare un sapere critico attraverso conoscenza, ascolto delle posizioni di tutti, avvalorando empiricamente e logicamente le proprie affermazioni e confutando quelle altrui senza nessun tipo di supponenza o violenza fisica o verbale, accentando e tutelando le opinioni contrarie alle proprie: questo è l’insegnamento più importante che i nostri figli possono ricevere a scuola.
Una buona scuola inclusiva, tollerante e aperta passa da qui”. Lo dichiarano in una nota le associazioni genitori dell’Age, Agesc, Faes e Moige, membri del Fonags (Forum nazionale delle associazioni dei genitori della scuola) presso il Miur, commentando la contestazione al ministro dell’istruzione Stefania Giannini durante la Festa dell’Unità a Bologna, nei giorni scorsi.
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