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La buona scuola non ha cancellato l’informativa preventiva

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A volte certe leggi dello Stato vengono male interpretate e possono determinare dei fraintendimenti.

Il fatto che una legge, come quella attuata dal governo Renzi per riformare la scuola, abbia introdotto novità profonde sulla figura del dirigente scolastico, aumentandogli poteri decisionali e responsabilità, non significa che il nuovo ruolo del Ds si possa esimere dalle giuste e doverose relazioni sindacali.
Per esempio alcuni dirigenti scolastici, non avendo capito bene la legge 107/2015, pensando che questa sia una legge che rende il Ds immune da ogni sua azione fuori dalle righe della correttezza istituzionale, hanno deciso di non convocare le parti sindacali e le Rsu della scuola, per la classica informativa preventiva.
A tal proposito è utile ricordare che, su diverse materie, il dirigente scolastico è tenuto a fornire informativa preventiva o successiva alle Rsu e alle organizzazioni sindacali. Il mancato rispetto della disposizione potrebbe configurare il comportamento antisindacale.
Probabilmente l’atteggiamento governativo che umilia i sindacati e li ridicolizza, svilendo il ruolo costituzionale dello stesso sindacato nel mondo del lavoro, è stato un vero e proprio cattivo esempio, emulato da qualche dirigente scolastico, che con l’approvazione della legge sulla scuola si sente autorizzato a snobbare le Rsu e le organizzazioni sindacali territoriali.
Allora bisogna sapere che ai sensi dell’art.6 e 7 del Ccnl della scuola, un dirigente scolastico ha l’obbligo di informare le rappresentanze sindacali su materie come le proposte di formazione delle classi e di determinazione degli organici della scuola; il piano delle risorse complessive per il salario accessorio, ivi comprese quelle di fonte non contrattuale; criteri di attuazione dei progetti nazionali, europei e territoriali; criteri per la fruizione dei permessi per l’aggiornamento; utilizzazione dei servizi sociali; criteri di individuazione e modalità di utilizzazione del personale in progetti derivanti da specifiche disposizioni legislative, nonché da convenzioni, intese o accordi di programma stipulati dalla singola istituzione scolastica o dall’Amministrazione scolastica periferica con altri enti e istituzioni.
In buona sostanza, oggi più che mai, i dirigenti scolastici hanno il dovere, entro il mese di settembre di dare l’informativa preventiva, in quanto la legge sulla buona scuola non è intervenuta a modificare o abrogare le norme sulle relazioni sindacali.
Invece purtroppo ci vengono segnalate alcune scuole in cui i dirigenti scolastici non hanno ancora convocato le organizzazioni sindacali per dare l’informativa preventiva del 2015-2016.