Categorie: Politica scolastica

La buona scuola o la turboscuola?

Come è sin troppo noto la scuola è stata oggetto negli ultimi anni di una serie di sperimentazioni che ne hanno aggravato fortemente lo stato di difficoltà o a volte di degrado.

Il governo ci propone ora una mutazione complessiva della scuola basata sullo scambio fra la promessa di consistenti immissioni in ruolo e l’introduzione di quanto da anni viene predicato: rafforzamento del potere dei dirigenti, divisione del personale sulla base del “merito”, taglio degli scatti di anzianità ecc.

Nel merito la CUB Scuola Università Ricerca rileva che non vi alcun legame NECESSARIO fra il riconoscimento del diritto ad un posto stabile per i colleghi e le colleghe precarie che da decenni, per ammissione dello stesso Renzi, subiscono un trattamento indecente e il pacchetto di misure che il governo intende attuare.

Al contrario, noi riteniamo possibile  e doveroso che le immissioni in ruolo su tutti i posti necessari a garantire l’ordinato funzionamento della scuola siano realizzate immediatamente come prova di un’effettiva disponibilità a cambiare la situazione. E’ una misura tecnicamente possibile visto che si fanno di norma immissioni in ruolo ai fini giuridici alle quali segue di un anno quella a fini economici. Sarebbe una misura di giustizia giacché garantirebbe serenità ai colleghi che finalmente vedrebbero riconosciuti i loro diritti.

Per quanto riguarda invece l’organizzazione della scuola, le retribuzioni, i diritti si tratta di un assieme di proposte che sono, per alcuni versi, vaghe, per altri, da rispedirsi seccamente al mittente.

Ci domandiamo, infatti:

– come potrebbe essere garantita la libertà di insegnamento in una scuola dove spetterebbe ai superiori gerarchici premiare e punire gli insegnanti

– come si possano bloccare le retribuzioni, tagliate ormai da molti, troppi, anni e pretendere di legare gli aumenti al “merito”, pagati con il taglio degli scatti di anzianità, ponendo i colleghi e le colleghe in competizione fra di loro

– come si possa difendere il carattere pubblico della scuola quando si apre la gestione delle scuole e il loro finanziamento ai privati

Sin da ora la CUB Scuola Università Ricerca, nei primi collegi docenti, nelle assemblee sindacali, nelle molte iniziative che si stanno sviluppando si impegna per

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