La Buona Scuola? Sinora si è dimostrato solamente un grande annuncio privo di concretezza. Se si va avanti così, senza un confronto vero con i lavoratori e i loro rappresentanti, c’è il rischio di spostare il confronto nelle aule dei tribunali per gli effetti negativi che porterà la riforma. Non le manda a dire Francesco Scrima, segretario generale della Cisl Scuola, parlando a Lecce delle novità in arrivo nel campo scolastico presentate per sommi capi a Roma il 22 febbraio dal premier Matteo Renzi.
Secondo Scrima l’impianto è da bocciare, anche se al momento non si comprende ancora in pieno da cosa sia composto: “ci troviamo di fronte a un altro annuncio. Rispetto al passato non c’è niente di concreto non, c’è niente di scritto e mi sembra che la confusione regni sovrana”.
Il leader della Cisl Scuola giudica male anche il modo con cui si è pervenuti alla stesura dei provvedimenti in procinto di essere approvati dal Governo. “Quello che non condividiamo é che questo Governo non si vuole confrontare. Le proposte che leggiamo sulla stampa – prosegue Scrima – non mi sembrano finalizzate ad affrontare seriamente il problema e finiranno col creare più problemi di quelli che si vorranno risolvere perché si è rifiutato il confronto con le organizzazioni sindacali che da anni gestiscono questa partita”.
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