I Paesi che adottano il sistema contributivo hanno deciso di affidare a un soggetto pubblico il compito di comunicare al lavoratore una stima della sua pensione futura, sulla base della contribuzione in corso. Si parla della “busta arancione” dal colore di quella che viene già da tempo inviata in Svezia. Evidentemente è un valore indicativo passibile di variazioni anche rilevanti, a seconda dei numerosi fattori che possono incidere negli anni per determinarla. Infatti, col sistema contributivo, sono molti i fattori che concorrono a determinare l’assegno pensionistico: l’inflazione, la crescita del reddito, il tasso di crescita del moltiplicatore dei contributi accantonati (che per l’Italia è la media del Pil degli ultimi cinque anni). In Italia da anni si discuteva sull’opportunità di fornire questa indicazione ai lavoratori. Fu annunciato nel 2009 dall’allora ministro del lavoro Maurizio Sacconi e la stessa Fornero attivò un gruppo di lavoro per fornire un stima pensionistica (insieme a iniziative di educazione finanziaria e previdenziale) a tutti i lavoratori.
Dopo oltre un anno di continui tira e molla, ora è ufficiale: la busta arancione, non arriverà mai nella cassetta delle lettere dei lavoratori italiani. I tecnici di Inps e del ministero stanno lavorando a degli applicativi con “maschere” su Internet che consentano alle persone di fare le loro valutazioni con l’obiettivo condiviso di aiutare le persone a fare delle scelte. Secondo Giovannini “non ci sono resistenze ma attenzione perché ci sia un passo avanti e non sia un boomerang”. E alla domanda su quali saranno i tempi, il ministro non ha fornito una risposta precisa. “Speriamo sarà molto più rapido di un anno, ma è un percorso in cui non si può sbagliare”. Entro la fine di aprile debutterà il calcolatore della pensione anche per i lavoratori italiani (cominciando dagli iscritti all’Inps nati entro il 1955, tra i servizi online www.inps.it). Il calcolatore consentirà di conoscere in via previsionale la data del proprio pensionamento e l’importo presuntivo della pensione
Insomma: l’informazione sulle pensioni, fa bene al proprio portafoglio. Lo dice persino Elsa Fornero, docente universitaria: “Non importa se la busta sia arancione o di un altro colore. Se arrivi con il postino o per via elettronica. Sono questioni secondarie. L’importante è che le persone abbiano a disposizione informazioni attendibili e trasparenti e che acquistino consapevolezza sul risparmio previdenziale. E’ fondamentale perché in futuro le persone dovranno compiere scelte nel campo del risparmio previdenziale. E per consentire delle decisioni consapevoli, avrà un ruolo chiave l’educazione finanziaria così come le informazioni giuste”.
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