Si era opposta, come minoranza sui banchi dell’opposizione, a tutte le scelte fatte dal governo Conte relative alle misure di emergenza anti covid, nonostante la fila dei camion durante la notte con le bare e nonostante gli ospedali e i reparti di rianimazione intasati da persone infette che chiedevano aiuto disperato: Giorgia Meloni, la presidente del consiglio, alla fine ha fatto approvare la proposta di legge che punta all’istituzione di una Commissione d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid in Italia. Il testo, approvato a Montecitorio con 172 voti a favore, nessun contrario e quattro astenuti, passa al Senato.
In quelle circostanze anche tutte le scuole vennero chiuse e si sperimentò per la prima volta in Italia la didattica a distanza, gestita dalla ministra Lucia Azzolina il cui mandato si risolse per lo più nella amministrazione di quella pandemia, tra il reperimento frettoloso di strumenti informatici, per non lasciare nessuno alunno indietro, e la evidente impreparazione nel loro uso da parte di molti docenti.
Oggi dunque il voto alla Camera per la costituzione di una Commissione di inchiesta. I deputati M5S non hanno partecipato alla votazione, lasciando l’Aula, mentre quelli del Pd sono rimasti nell’emiciclo sventolando le tessere di voto.
Ha urlato con veemenza Giuseppe Conte: “Questa commissione è una farsa, uno schiaffo agli italiani. Per come l’avete confezionata questa commissione di inchiesta sul Covid è un plotone di esecuzione politico che ha due nomi: Conte e Speranza. Di cosa avete paura? Noi nei tribunali ci entriamo a testa alta a differenza dei vostri esponenti politici. Io vi accuso davanti al popolo italiano: questa commissione è una farsa, non è un atto di coraggio politico ma di vigliaccheria”.
E poi ha continuato: “Ricordo Salvini passare tra ‘aprite e chiudete’, parlare male del nostro Paese. Era in dolce compagnia: Renzi chiama a raccolta le amicizie d’oltre oceano e li invitava sui media americani a non fare i nostri errori. Di Meloni ricordo, poi, un florilegio di dichiarazioni… Interveniva con video e lettere per chiedere di mettere a disposizione 1000 euro a famiglia con un click e ora non riesce a distribuite abbastanza soldi agli italiani per comprare il mouse per farlo, quel click… Ci accusava come criminali. Ricordate come appariva trasfigurata quando si opponeva alla dichiarazione dello stato di emergenza? Eppure in un decreto ha introdotto lo stato di emergenza visto che non riesce a gestire la crisi dei migranti…”.
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