Generale

La cancel culture americana sui classici latini: libro di Mario Lentano

“Classici alla gogna. I Romani, il razzismo e la cancel culture”, Salerno Editrice, 18,00 euro,  di Mario Lentano cerca di fare giustizia di una recentissima moda d’oltre oceano secondo la quale tutto ciò che non coincide col politicamente corretto debba essere cancellato, a cominciare dalle statue di Colombo (che non avrebbe scoperto l’America) e finire coi classici greci e romani da cui sarebbero partiti il razzismo, il maschilismo, la supremazia occidentale sull’intero mondo. Una stoltezza che però sta mettendo sotto inchiesta la civiltà classica greca e latina, escludendola addirittura dai corsi in alcune università statunitensi.

Opera meritoria dunque quella effettuata da Lentano, che cerca di dimostrare, con supporto scientifico e bibliografico magnifico, l’erroneità di questa tendenza, partendo proprio dal razzismo, concetto estraneo sia ai greci che ai latini. E basta sfogliare i poemi omerici dove manca perfino la nozione di barbaro e dunque anche quella di popolo greco, dal momento che l’uno si oppone l’altro e se manca il primo per conseguenza non esiste l’altro. Ma poi la politica romana era quella dell’inclusione e della integrazione, a partire già da Romolo, non della discriminazione, tant’è che anche il concetto di nero non era in contrapposizione a bianco, mentre per spiegare la pigmentazione cutanea si ricorreva al cosiddetto “determinismo geo-climatico”.

Una idea secondo la quale le caratteristiche fisiche dei neri sono il prodotto dell’ambiente e del clima, e in particolare dell’esposizione al calore solare. Al contrario dei popoli del nord: pelle, occhi e capelli chiari. Dunque, spiega l’autore, seppure il razzismo in Usa rimane una ferita ancora sanguinante, non bisogna imporre retroattivamente i valori del presente per valutare la letteratura o l’arte del passato, accusandole di aver legittimato fenomeni come il colonialismo, il suprematismo bianco, la marginalizzazione delle donne, la schiavitù.

Che furono importanti in quella civiltà, fino a tempi più recenti, ma per il razzismo, in modo particolare, non esisteva nemmeno il termine, mentre il nero, solo a partire dal terzo secolo, diventa il colore dell’Ade e il marchio dei diavoli. Ma siamo già in pieno fanatismo ideologico, intanto che la cultura classica inizia a sopravvivere sotto i pennini degli amanuensi.

Pasquale Almirante

Articoli recenti

Promuovere la sicurezza nelle scuole: al via la seconda edizione del concorso nazionale per gli studenti

In occasione della Giornata della Sicurezza nelle Scuole, il Ministero dell’Istruzione e del Merito d’intesa…

22/11/2024

Benessere emotivo e relazionale degli studenti, arriva il docente facilitatore nelle scuole di Trento tra due anni

Nelle scuole della provincia autonoma di Trento sta per arrivare una grande novità: come annunciato…

22/11/2024

Percorsi in materia di storia e cultura del Veneto, adesioni delle scuole entro il 16 dicembre 2024

Con la DGR n. 1189 del 15/10/2024 sono stati approvati l'Avviso e la Direttiva per la…

22/11/2024

Sicurezza nelle scuole, D’Aprile (Uil Scuola Rua): non bastano i finanziamenti spot, tema che va messo all’apice dell’agenda politica

Oggi, 22 novembre, si celebra la Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole. Il Dossier scuola,…

22/11/2024

Noemi: “I genitori si comportano da amici e sono i ragazzi fare gli adulti. Relazioni tossiche? Se ne dovrebbe parlare sui social”

La cantante Noemi, al secolo Veronica Scopelliti, classe 1982, ha rilasciato una lunga intervista a…

22/11/2024

Violenza di genere: per 8 italiani su 10 è un’emergenza che si deve affrontare (anche) scuola

Per l’80% degli italiani, la violenza di genere è un’emergenza che richiede un intervento immediato.…

22/11/2024