Evviva! L’ideologia marxista-leninista di chi teneva sotto scacco il nostro Paese, con l’impossibilità di licenziare i lavoratori assunti a tempo indeterminato, è finalmente morta e sepolta, con l’abolizione dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori.
Dopo la delega in bianco che il Senato della Repubblica, ha concesso nelle mani di Renzi, in relazione all’abolizione dell’art. 18 e al Jobs act, il pensiero che sta prendendo strada anche nelle scuole pubbliche è quello di potere licenziare i docenti incapaci e incompetenti. Alcuni dirigenti scolastici gongolano all’idea di potere avere, anche loro come Renzi, una delega in bianco per potere assumere con la chiamata diretta e licenziare gli insegnanti che non sono utili e produttivi.
Una tale delega è stata richiesta realmente da oltre un centinaio di dirigenti scolastici della provincia di Treviso alla presenza del direttore generale dei servizi dell’Usr Veneto Daniela Beltrame, che da poco ha assunto la guida dell’ufficio scolastico del Veneto.
Per sdrammatizzare l’episodio, che potrebbe avere delle conseguenze non piacevoli, ci piace rappresentare questa particolare richiesta in modo figurato, richiamando una scena esilarante della Walt Disney. Infatti sembra di rivedere “la carica dei 101” contro la perfida e incapace Crudelia De Mon. Ecco quindi dal Veneto arrivare la carica dei 101 dirigenti scolastici che chiedono mani libere per potere licenziare tutti quei loro docenti incapaci. Ma cosa dicono questi DS al loro direttore generare regionale? Le loro lamentele sono eloquenti e preoccupanti: “Ci sono persone che vanno licenziate. È vero che bisogna puntare molto sulla scuola ma servono mezzi adeguati ai fini che ci si propone. Non parliamo di soldi o del numero di docenti bensì della qualità del personale. A scuola siamo in tanti e, si sa, non possono mancare le mele marce se non altro per statistica. Chiediamo quindi l’appoggio degli uffici scolastici: chi dimostra di non poter far parte del sistema scuola deve poter essere espulso”.
È particolarmente preoccupante che, subito dopo il voto del Senato che di fatto abolisce l’art. 18 sulla tutela dei licenziamenti ingiusti dei lavoratori, parta un’offensiva di questo tipo che potrebbe colpire indiscriminatamente la dignità e l’onorabilità degli insegnanti. Il timore di questa richiesta non è tanto il volere tutelare il docente incapace, che se è veramente tale meriterebbe l’attivazione immediata di una accurata visite ispettiva, ma è invece l’idea che possa essere dato il potere ad un dirigente scolastico di valutare l’idoneità di un insegnante a fare parte del sistema scolastico.
Se non si utilizzassero i giusti contrappesi per prendere certe valutazioni di merito, si potrebbe correre il rischio che una zelante Rsu che ha sempre contrastato le decisioni del Ds possa essere considerato inutile ed incapace, mentre il fido e sempre disponibile collaboratore del Ds un’utilissima figura di sistema. Su una cosa siamo d’accordo sull’allontanamento dei docenti incapaci dalle classi, ma a decidere questo non dovrebbe essere il dirigente scolastico ma più logicamente un ispettore esperto della disciplina del docente incapace.
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