Adesso in nome della giustizia e della legalità chiedono di scovare tutti i “furbetti della 104” nella scuola, lanciando una raccolta firme e costituendosi in associazione. Lo riferisce il Giornale di Sicilia. Ad Agrigento centinaia di insegnanti e lavoratori della scuola sul piede di guerra si sono riuniti in un’affollata assemblea di protesta, convocata in un noto hotel cittadino, per sollecitare gli interventi della prefettura e della procura della Repubblica di Agrigento in merito all’inchiesta, beffardamente chiamata “La carica delle 104”, che ha determinato una dozzina di arresti e più di cento indagati a vario titolo per truffa, falso e corruzione.
Docenti e ata sono stati al proposito molto chiari: “Ci costituiremo parte civile in un eventuale processo relativo all’inchiesta ‘La carica delle 104′. E’ da anni che chiediamo di porre fine all’ingiustizia dei falsi invalidi nella scuola, finalmente qualcosa sta cambiando, grazie allo straordinario lavoro di magistrati e poliziotti”.
«È da tempo che lottiamo contro l’abuso della 104 – spiega Tonino Butticè, di Favara, un altro dei rappresentanti del movimento che riunisce insegnanti e personale Ata in ‘guerra’ contro i falsi invalidi in provincia di Agrigento – adesso é doveroso da parte nostra innanzitutto ringraziare la magistratura e la polizia, la Digos per la brillante operazione che ha fatto in parte luce sul sistema dei falsi invalidi». «Pensavamo di lottare contro i mulini a vento, invece – aggiunge Butticè – i mulini a vento erano medici in carne ed ossa che in barba al giuramento di Ippocrate emettevano certificati falsi. La nostra azione è quella di riprenderci il diritto alla mobilità, al trasferimento, perché hanno danneggiato tutti, tante famiglie che dopo tanti anni ancora stanno divise. Chiediamo agli organi competenti- aggiunge Butticè illustrando il documento già firmato da oltre 500 persone che sarà inviato alla prefettura e alla procura di Agrigento – di attivarsi sin da subito, non vogliamo più che si aspetti e si perda tempo, per censire tutto il personale della scuola in provincia di Agrigento che usufruisce della legge 104. Avanziamo inoltre agli organi preposti la richiesta di revisione in modo da ristabilire per l’anno scolastico 2015-2016 il diritto alla mobilità previsto dall’articolo 8 del contratto collettivo nazionale a tutto il personale della scuola».
Insomma via dalla scuola agrigentina, e potremmo dire da quella italiana, i falsi invalidi. Perché la carica delle 104 non è, purtroppo, un tenero branco di innocui cagnolini pezzati…