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La carriera dei docenti è materia contrattuale

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Le idee in materia di avanzamento di carriera dei docenti espresse dal ministro Maria Chiara Carrozza nell’audizione davanti alle Commissioni riunite di Camera e Senato  dello scorso 6 giugno potranno trovare una loro naturale applicazione attraverso lo strumento del rinnovo contrattuale. 
Nella sua esposizione delle linee programmatiche fatta in una sede politica ufficiale, come quella delle Commissioni riunite di Camera e Senato, si possono apprezzare delle buone ed auspicabili intenzioni. Oltre all’auspicio di forti investimenti per i necessari, e non più derogabili, interventi di edilizia scolastica, da più parti è stato apprezzato l’intervento sulla proposta di attuazione dell’organico funzionale. 
In proposito, il Ministro dell’istruzione ha ricordato lo stringente bisogno di costituire al più presto l’organico dell’autonomia e l’organico di rete, così come già previsto nell’art. 50 della legge n.5/2012, che ha come conseguenze immediate una maggiore stabilità dell’organico effettivo delle istituzioni scolastiche e un consistente assorbimento di una quota sensibile di precariato. 
Ha anche precisato, come auspicato più volte anche dalla nostra testata, che l’intenzione è quella di giungere nel medio periodo al vero e proprio organico funzionale, considerato dallo stesso ministro uno strumento di flessibilità del quale il sistema scolastico non può più fare a meno per garantire un servizio efficiente. 
Nel corso dell’audizione il ministro Carrozza ha manifestato anche l’intenzione di formulare un nuovo patto per la scuola che, attraverso il confronto con le organizzazioni sindacali, giunga a ridefinire in modo condiviso le modalità di organizzazione del lavoro del personale scolastico funzionali al miglioramento della qualità del sistema di istruzione. 
Questo passaggio dell’audizione dà spazio alla speranza  che si possa finalmente avviare una nuova stagione contrattuale che consenta di trattare su un nuovo modello di avanzamento di carriera che non tenga conto esclusivamente dell’anzianità di servizio. 
Il Ministro, infatti, ha parlato della necessità di diffondere all’interno delle nostre scuole la cultura della valutazione, volta a riconoscere, attraverso un vero e proprio “cursus professionale” basato sul merito, le migliori professionalità della scuola. 
Bisogna ricordare che il tema dell’avanzamento di carriera dei docenti, come per altro quello dell’orario di servizio, è materia contrattuale e che il metodo per trovare un accordo è quello di aprire una seria discussione e confronto con i sindacati. 
Per affrontare materie così delicate ed importanti, ci tiene a sottolineare Mimmo Pantaleo Segretario nazionale della Flc Cgil, servono investimenti aggiuntivi significativi. Per realizzare le linee programmatiche esposte dal ministro Carrozza servono risorse che al momento non sono state individuate e che rendono irrealizzabile quanto auspicato dallo stesso ministro. In un comunicato stampa della Flc Cgil , ricordando la stravagante iniziativa dell’ex ministro Profumo sull’innalzamento a 24 ore settimanali di servizio a parità di stipendio, avanzata per via legislativa, si mettono le mani avanti e si dichiara: ci opporremmo a qualunque intervento su orari e carriere del personale docente che avvenga fuori dal contratto nazionale e senza risorse aggiuntive a ciò destinate. Questo a voler significare che certe materie sono di esclusiva prerogativa dei contratti collettivi nazionali.