All’apertura di tutte le udienze civili e penali, i presidenti dei collegi – su disposizione del primo presidente della Suprema corte Giorgio Santacroce – ricorderanno «la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati».
Dopo l’introduzione da parte di ogni presidente di collegio, «sarà data la parola, per brevi interventi, al magistrato rappresentante della Procura generale e ai difensori che la richiederanno», dispone la lettera che Santacroce ha inviato ai presidenti titolari delle sezioni civili e penali e al procuratore generale della Cassazione Gianfranco Ciani.
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