Categorie: Politica scolastica

La chiamata diretta dagli albi, per ora, resta anche se i sindacati ne parlano poco

Il CCNI sulla mobilità è stato appena firmato è già sorgono i primi dubbi interpretativi su questioni non del tutto secondarie.
Il problema principale riguarda la questione della sequenza contrattuale relativa ai criteri per la chiamata diretta dagli albi.
Il contratto, per la verità, è chiaro. Il punto 5 dell’articolo 1 recita: “Le procedure, le modalità e i criteri attuativi per l’assegnazione alle scuole dei docenti titolari di ambito saranno oggetto di apposita sequenza contrattuale, da adottarsi entro 30 giorni dalla stipula del CCNI sulla mobilità”.
Questo vuol dire che entro il 7 maggio le parti dovranno definire tutta la problematica della chiamata dagli albi.

 

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Se davvero si vuole rispettare questo termine è necessario che la sequenza contrattuale venga avviata immediatamente perchè i giorni lavorativi da oggi fino al 7 maggio sono pochi, pochissimi.
Ma, leggendo i comunicati sindacali diramati subito dopo la firma del contratto, il dubbio che le parti (e i sindacati in particolare) non abbiano molta intenzione di affrontare l’argomento è più che una ipotesi.
Cisl-Scuola, per esempio, non parla neppure della sequenza, mentre Flc-Cgil dice che la sequenza dovrà essere avviata (e non conclusa, come invece sta scritto nel CCNI) entro 30 giorni.
Uil-Scuola accenna alla sequenza ma senza fare riferimento alle date. Lo Snals scrive che la sequenza dovrà essere “effettuata” entro 30 giorni. 
Insomma nessuno vuol sta dicendo chiaro e tondo che la questione della chiamata diretta dovrà chiudersi entro un mese.
Vedremo nei prossimi giorni quali tempi vorranno darsi le parti per affrontare quello che è in realtà in vero nodo di tutta la legge 107 e cioè la chiamata diretta dagli albi territoriali.

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Reginaldo Palermo

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