Molto si sta dicendo e soprattutto scrivendo sulla chiamata diretta dei docenti.
In questo mio intervento mi soffermerò su un aspetto ancora non adeguatamente messo in evidenza: l’ottimizzazione. Termine tecnico che praticamente significa concentrare funzioni o assegnare compiti a pochi docenti, o nella peggiore delle ipotesi ad una sola persona con l’intento di risparmiare rispetto al passato. Quest’anno l’onda lunga è iniziata con l’individuazione degli Animatori Digitali e del Team per l’Innovazione, proseguita i compensi indecenti assegnati ai commissari per il Concorso Scuola…
Ora questa strategia è stata confermata dalle richieste ( rese pubbliche sui siti scolastici ) del DS per la chiamata diretta.
E’ mia abitudine documentarmi prima di fare le mie riflessioni. Bene, alcuni DS si sono attenuti alla tabella ministeriale
( certificazioni e competenze linguistiche, informatiche ). Altri, invece hanno personalizzato i requisiti richiesti al docente candidato. Mi riferisco alla documentazione di competenze nel coding, nella conduzione della metodologia della classe capovolta, alla gestione dei BES, DSA, all’ideazione di progetti Pon…
E’ evidente l’intenzione di questo DS di avere personale docente con competenze complesse e non doverli compensare extra, in quanto questo loro profilo professionale rientrerà nell’assegno mensile. Ovviamente, i docenti dovranno “stare al gioco” ( li comprendo completamente ).
Siamo di fronte a un nuovo attacco all’idea del docente-professionista ( chi si presenta con questo profilo richiede un giusto riconoscimento per il lavoro espletato ) che si trasforma in volontario (quasi) e quindi ” a costo zero”.
Ampliando il discorso è in atto un attacco al diritto costituzionale ( art. 36 ) del lavoratore ad un adeguato compenso
(l’aggettivo definisce il rapporto che deve esserci tra prestazione e riconoscimento economico). D. Fusaro ( filosofo ), A. Bagnai (economista) hanno ben evidenziato questo movimento carsico definendolo con il termine di ” precarizzazione del lavoratore” e ” di abbassamento dei salari” per permettere il mantenimento del tasso fisso della moneta unica.
E’ inquietante che la L. 107/15, da cui deriva “la chiamata diretta dei DS”, sia stata pensata e votata da un partito che si definisce di sinistra. Ma come ha scritto E. Bloch, parafrasandolo, che le riforme che tagliano i diritti e aumentano i doveri sono accettate se si tingono del colore di rosso, cioè della sinistra.
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