Prosegue, con poco coordinamento fra le scuole e con inevitabili disagi per i diretti interessati, la chiamata dei docenti dagli albi territoriali.
Nel tentativo di uniformare le operazioni almeno nelle scuole del territorio, l’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna ha inviato a tutti i dirigenti scolastici una circolare per invitarli a formulare le proposte di incarico ai docenti dei diversi ordini di scuola nelle stesse date e precisamente il 16 per il primo ciclo e il 24 per la secondaria di secondo grado.
Invito peraltro respinto al mittente dall’Anp emiliano che rivendica l’autonomia delle istituzioni scolastiche.
Resta tuttavia il fatto che i comportamenti delle scuole appaiono difformi fra di loro e non sempre agevolano le scelte dei docenti.
In alcuni ambiti, per esempio, ci sono scuole che hanno già pubblicato il testo del provvedimento con il quale sono stati assegnati gli incarichi; in altre scuole gli incarichi sono stati attribuiti ma l’esito è noto solamente ai docenti selezionati; in altre scuole ancora gli insegnanti dovranno aspettare quasi il “fischietto” di chiusura della partita per sapere se sono stati scelti o meno.
Molti i docenti che non hanno potuto presentarsi al colloquio perchè convocati con poche ore di anticipo e non sono riusciti ad ottenere di essere ascoltati tramite skype.
E’ pur vero che in tutte le segreterie scolastiche si sta lavorando in condizioni di emergenza e cioè con tempi ristrettissimi e personale amministrativo ridotto all’osso.
Un dato curioso riguarda la firma degli atti che finora abbiamo potuto esaminare (avvisi di chiamata, decreti di incarico, e così via): sono tutti firmati personalmente dai dirigenti scolastici e non dai vicepresidi o altri collaboratori. Evidentemente la novità della chiamata dagli albi ha di fatto costretto moltissimi dirigenti scolastici a rivedere il proprio piano di ferie.
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