Didattica

La chiusura delle scuole per Covid avrebbe colpito in modo omogeneo gli studenti appartenenti a classi sociali diverse.

La chiusura delle scuole per Covid, si è sempre detto, avrebbe fortemente ridotto gli apprendimenti degli studenti e soprattutto accresciuto sensibilmente le disuguaglianze di istruzione? Non sembra essere così, almeno secondo uno studio pubblicato da Lavoce.info. Infatti esso mostrerebbe, da un lato che “le perdite nei livelli di apprendimento rilevate tra gli scolari e gli studenti della leva del 2020/21 sono state – con l’eccezione dell’italiano nella scuola primaria – severe e di intensità crescente, passando dagli allievi di quinta elementare, a quelli di terza media e di quinta superiore, ma per l’altro  che “queste perdite abbiano inciso, entro ciascun grado di istruzione, in misura non troppo difforme tra gli allievi di diversa origine sociale. In altre parole, la contrazione degli apprendimenti causalmente imputabile alla chiusura delle scuole parrebbe essere, alla luce dei dati esaminati, assai simile nei ragazzi appartenenti a quattro distinti strati sociali, individuati con riferimento ai quartili della distribuzione dei punteggi dell’indice Escs (Economic, Social and Cultural Status) messo a punto dallo stesso Invalsi”.

Inoltre, sottolinea Lavoce.info, “tra gli studenti del quinto anno delle superiori nell’A.S. 2020/21, non è rilevabile alcuna crescita – in italiano così come in matematica – delle distanze nei livelli di competenza esistenti tra i discendenti dai quattro strati sociali presi in esame. Si potrebbe, anzi, far osservare che le riduzioni degli apprendimenti sono state meno accentuate tra gli allievi di origine sociale inferiore rispetto agli appartenenti a tutti gli altri strati sociali.  In quinta elementare si è, addirittura, avuta una diminuzione, sempre in entrambe le materie, delle disuguaglianze intercorrenti tra i ragazzi appartenenti alla fascia sociale inferiore e i loro compagni dei due strati intermedi, senza nessun incremento del loro svantaggio rispetto ai ragazzi dello strato sociale più elevato. Solo nelle medie, la perdita di competenze presenta una relazione pressoché inversa con le origini sociali degli studenti. Si noti, però, che le distanze tra lo strato medio-superiore e quello superiore rimangono sostanzialmente invariate”.

Quale spiegazione è possibile dare, dopo quelle altre che ne hanno descritto esiti opposti?  “1) la semplicità tecnica, il costo relativamente contenuto e l’ampia diffusione degli strumenti informatici occorrenti per seguire le lezioni in rete;

2) il carattere essenzialmente individuale, non socialmente strutturato, delle possibili reazioni psicologiche all’apprendimento in condizioni di lontananza da insegnanti e compagni”.

Pasquale Almirante

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