Il preside del Liceo scientifico Scacchi di Bari ha scritto una circolare per definire il codice di abbigliamento degli studenti durante le ore di lezione.
“In questi giorni – scrive il dirigente scolastico – capita di assistere talora alla visione di nudità ascellari e inguinali, di pancini scoperti, gambe pelose maschili in mostra, sandali infradito, canottiere succinte, e altro genere balneare. Inutile dire che le seguenti raccomandazioni non rivengono da un sussulto di puritanesimo vittoriano, ma dalla constatazione che comportamento e abbigliamento sono sempre in rapporto alle circostanze e ai luoghi: una cosa è la spiaggia, un’altra è una chiesa. La scuola non è una spiaggia; certo non è nemmeno una chiesa, ma ci va molto vicino, se è vero che culto e cultura hanno la stessa radice, e la scuola è sede di quel culto laico che è rappresentato dal sapere, dall’insegnamento, dall’educazione”.
“Pertanto – ordina il preside dello Scacchi – raccomando a tutti di adottare un abbigliamento che consenta di tollerare il caldo, senza far venir meno il decoro, il buon gusto e il rispetto del luogo: pantaloni lunghi, camicia o t-shirt (non canottiere) e normali scarpe per i ragazzi”.
Per le donne le regole sono ancora più severe: “Pantaloni lunghi o corti, ma non cortissimi, o gonne adeguate (evitare hot-pants e minigonne inguinali), t-shirt o camicia (non canottiere succinte o top che lascino pance scoperte), scarpe o sandali adeguati (non da spiaggia) per le ragazze. Da evitare anche pantaloni a vita bassa con fuoriuscita di biancheria intima o jeans con strappi eccessivi. Si confida nella collaborazione anche delle famiglie e dei docenti nel far comprendere il senso di tali raccomandazioni”.