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La classe vince un premio ma viene negato alle prof il permesso di ritirarlo

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“Giornalista per un giorno” era il premio vinto nella città di Chianciano e che avrebbero dovuto ritirare alla presenza di tutte le scuole vincitrici a livello nazionale, ma il giorno, chiesto per motivi personali da due docenti di una scuola primaria di un paese della bergamasca, è stato loro rifiutato.

La scuola talvolta sa essere anche un po’ frescona e infatti la dirigente scolastica, ritenendo i motivi della richiesta troppo futili, ha detto no.

A scendere subito in campo la UilScuola per la quale, se dal punto di vista contrattuale  la decisione presa appare  chiaramente sbagliata ed antisindacale  – perché  i diritti contrattuali del personale non potevano essere rifiutati, ma essere soggetti solo a verifica successiva al loro utilizzo – dal punto di vista complessivo della gestione della scuola, appare paradossale ed incomprensibile e meritevole di attenta riflessione il   rispetto della funzione docente la cui funzione è tutelata dalla stessa costituzione. 

In un caso simile, proprio la scuola avrebbe dovuto addirittura obbligare i docenti a garantire la presenza delle docenti in un momento di riconoscimento dell’impegno didattico degli alunni, pur se della classe dello scorso anno scolastico.

 

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Sembrerebbe un caso isolato questo, anche perché promuovere la scuola e soprattutto in un evento simile appare lusinghiero, mentre si dimostra  che a governare siano le  procedure burocratiche e non l’immagine positiva delle istituzioni.

“Da fatti di questo genere”, specifica la Uil,  “si capisce anche l’utilità per la didattica, degli organi collegiali della scuola che operano avendo a riferimento le persone, i ragazzi a loro affidati e non le mere procedure burocratiche relative alla gestione che attengono ad un qualunque ufficio pubblico.

Ci auguriamo anche che l’USR Lombardia voglia intervenire per garantire i diritti contrattuali che in questo caso sono stati disattesi, anche in presenza di un atto di generosità  dei docenti che pur di adempiere ad un loro impegno e responsabilità professionale, non hanno esitato ad utilizzare un giorno di permesso personale”.