L’on Manuela Ghizzoni, del Pd, e che dal primo momento, a onor del vero, ha preso a cuore la vicenda di questo personale punito dalla riforma sulle pensioni dalla legge Fornero, posta un breve resoconto su Fb intorno agli esiti della riunione di oggi in commissione bilancio che avrebbe dovuto risolvere il noto impasse nato dalla mancata considerazione che la quiescenza per i lavoratori dell’istruzione parte non con l’anno solare ma con l’anno scolastico-
Il dato positivo, dice Ghizzoni, consiste nel fatto che la “relatrice ha affermato che il problema posto dal pdl è di “interesse rilevante”, poichè trattasi verosimilmente di “un errore formale della riforma Fornero”; e aggiunge anche che il “ Governo – rappresentato dal sottosegretario Baretta – in scia alla relatrice, si è soffermato sulla specificità della finestra unica al 31 agosto del comparto scuola”. Ma anche “il capogruppo PD, Marchi, ha ribadito questo aspetto e ne ha. rilanciato un altro, relativo ai maggiori risparmi prodotti dall’applicazione della riforma Fornero, che i recenti dati attuariali stimano in 80 miliardi al 2021”.
La logica sembra allora quella, sempre ribadita, di cancellare una ingiustizia, tanto che, dice Ghizzoni, “Corsaro, FdI, ha dichiarato corretta la richiesta di inclusione dell’a.s. 2011/2012 nella clausola di salvaguardia prevista dall’art. 24 del DL SalvaItalia.”
Se questi dunque rimangono gli elementi positivi per un proficuo andamento della Proposta di legge, non bisogna dimenticare, continua nel suo post la Ghizzoni, gli aspetti un po’ controversi: “ma prevedibili dato il dibattito già avvenuto in Commissione Lavoro e richiamato nel dossier della Comm. Bilancio sull’Analisi degli effetti finanziari” e in modo particolare alla differenza di numeri tra INPS (9000 pensionandi quota 96 e 3500 del MIUR).
Ma altro elemento che bisogna chiarire riguarda: “la richiesta da parte della relatrice (condivisa dai componenti della commissione) di una dettagliata relazione tecnica e dell’”avviso del Governo” da consegnare entro giovedì in ordine alla platea, alla propensione al pensionamento di questi lavoratori e in particolare dell’esercizio dell’opzione del pensionamento d’anzianità, agli effetti depressivi sulla domanda di alcolici a fronte di un aumento del prezzo di vendita, ad altre possibili coperture. In modo parti colare , dice la deputata, “su questo aspetto il presidente Boccia ritiene che vi sia margine per recuperare risorse senza ricorre a nuove tasse”.
In ogni caso, sottolinea Ghizzoni, “tra 6 giorni sapremo definitivamente che indirizzo avrà la “nostra” vicenda. E non saranno giorni che lasceremo passare invano.”
Su questa materia tuttavia rimane l’interrogativo riguardante i tempi per l’approvazione della legge: “Sarà troppo tardi poi per andare in pensione il 1 di settembre?”
Una bella domanda ma che avrebbe una sua soluzione nel momento in cui la legge viene approvata: intanto si manda a casa questo personale, aprendo un canale privilegiato con l’Inps (sono sempre poche migliaia di persone) e al loro posto si procede con le nomine dei docenti delle GaE.
Oltre alla gioia dei “quota 96”, riusciamo a immaginare anche quella di questi colleghi in lista di attesa da anni per un posto stabile-
Intanto, continua Ghizzioni nel suo post ”la priorità è orientata ad un solo obiettivo: “portare a casa la legge”.
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