Ancora una stoccata dalla Commissione europea per il nostro sistema d’istruzione: da un rapporto messo a punto dagli uffici del Commissario per l’Istruzione, Jan Figel, emerge infatti che l’Italia ha indicatori ancora chiaramente al di sotto della media europea e che investe meno degli altri nell’istruzione. Secondo Bruxelles, infatti, l’Italia destina una quota del Pil leggermente inferiore alla media europea e ha fatto meno progressi di altri nell’aumento di questa spesa: gli investimenti in risorse umane sono infatti stati incrementati solo dal 4,47 al 4,59% del Pil contro una media Ue aumentata dal 4,7 al 5,1%.
Secondo il vicepresidente della Commissione, Franco Frattini, questi dati comunque non rappresentano una novità: “Lo sapevamo, e spero che nella prossima Finanziaria ci saranno investimenti consistenti nel settore”. Dalla bozza della Finanziaria presentata in questi giorni sembrerebbe però che per scuola ed università la ‘musica’ non cambi: a questo punto sugli investimenti europei in fatto di istruzione il rischio è di aggiudicarci una meritata maglia nera.
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