L’Europa tiene all’istruzione dei suoi cittadini: la scuola, assieme ai trasporti, alla sanità e all’efficienza energetica, sono alcuni dei campi su cui interverrà il Piano di investimenti che il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker sta presentando a Strasburgo.
“Penso a un bambino di Salonicco che deve entrare in una scuola moderna, con i computer, penso – ha detto Juncker – ai servizi ospedalieri, penso al pendolare francese che potrà andare al lavoro in tram, risparmiando la benzina, migliorando la qualità dell’ambiente”.
Al momento, non si hanno altre informazioni: in particolare, sarebbe utile capire l’entità dei finanziamenti e la destinazione. È probabile, comunque, anche a sentire le prime dichiarazioni di Juncker, che si punti a potenziare l’informatizzazione e la connessione a banda larga delle scuole.
Una parte dei fondi dovrebbero poi essere probabilmente destinati alla lotta alla dispersione scolastica, su cui l’Unione Europea si è impegnata dall’inizio del nuovo secolo con risultati alterni: diversi Paesi, tra cui l’Italia, detengono percentuali di abbandoni dei banchi quasi doppi rispetto all’obiettivo massimo prefissato del 10 per cento.
Gli studenti napoletani dell’Isis Archimede di Ponticelli, invitati a partecipare a Venezia al Gran Ballo storico…
I quesiti delle Prove Invalsi sono utili per esercitarsi in matematica nella scuola secondaria perché…
In qualità di Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati, accogliamo con favore l’annuncio del Ministro dell’Istruzione…
Il cooperative learning è una metodologia didattica innovativa che favorisce l’apprendimento collaborativo. Promuove il lavoro…
Nel recente articolo di Gabriele Ferrante (Imparare poesie a memoria: esercizio inutile o ‘talismano…
Sui provvedimenti relativi alla scuola nella Legge di Bilancio 2025 è positivo il giudizio del…