All’incontro, che è un autentico corso di formazione e informazione per docenti e dirigenti scolastici, ha fatto pervenire un messaggio di saluto il console generale della Federazione russa a Milano, AlexeyParamonov, che ha evidenziato l’apprezzamento per l’iniziativa, anche in vista della prossima entrata in vigore di uno specifico accordo sul riconoscimento dei titoli di studio tra Russia e Italia.
Aperto il seminario dal rettore del Convitto, Anna Maria Germini, che ha parlato dell’inserimento della lingua russa nei piani di studi come risposta importante alle necessità che maturano nel mercato del lavoro, sono intervenuti anche Fabio Vendruscolo e Rosa Anna Giaquinta, in rappresentanza dell’Università di Udine, che hanno evidenziato come l’insegnamento del russo sia presente all’ateneo friulano fin dalla sua nascita e come in questo senso sia rilevante anche l’interscambio di studenti, per corsi intensivi a Udine e in diverse città russe, prime fra tutte, ma non solo, Mosca e San Pietroburgo.
Pragmatico l’intervento dell’assessore regionale all’istruzione e all’università, Roberto Molinaro:
“La globalizzazione e le crescenti sfide che vengono dal mondo economico in un’Europa che si sta sempre più allargando ci fanno dire che la competenza linguistica, o meglio plurilinguistica, non può mancare ed anzi fa la differenza. Ed in questo contento oggi occorre anche pensare a come nelle istituzioni scolastiche del nostro Paese, e del Friuli Venezia Giulia in particolare, possano trovare spazio crescente la lingua e la cultura russa, in considerazione del rafforzamento delle relazioni tra i due Paesi“.
Nel ringraziare il Ministero per aver inserito la tappa di Cividale, patrimonio dell’Unesco, nel quadro delle iniziative per lo sviluppo della collaborazione tra Russia e Italia nel campo dell’istruzione sia scolastica che universitaria, l’assessore ha parlato di progetto di forte attualità, che guarda al futuro e ad una scuola protagonista, mentre operazioni simili rafforzano l’insegnamento delle lingue straniere.
“In Friuli Venezia Giulia la cooperazione fra Amministrazione regionale e istituzioni scolastiche è tale da aver permesso il varo di una specifica norma che consente di sostenere l’incremento delle ore di insegnamento delle lingue straniere nonché, nella scuola secondaria superiore, di prevedere la presenza di tutor di madre lingua. Un’esperienza positiva che potremmo mettere a disposizione del resto dell’Italia.
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