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La comunicazione nelle scuole calabresi. Bilancio dell’Ufficio scolastico regionale

L’Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria e 37 istituzione scolastiche secondarie di secondo grado sono impegnate in un ricco progetto di comunicazione.

Amministrazione e scuole interessate si sono ritrovate al Centro Congressi Hotel Caposuvero di Gizzeria Lido, per una giornata di studio, per fare il punto su quanto già fatto e per programmare le attività da realizzare nel futuro.
L’Ufficio scolastico regionale ha presentato l’esperienza formativa, che è stata condotta in Calabria dal novembre 2006 al giugno del 2007 e che ha interessato più di quattrocento persone,  tra funzionari e personale amministrativo appartenente, oltre che all’Usr, anche ai cinque Uffici scolastici provinciali della Calabria.
Con il Direttore Generale Carlo Petracca ne hanno parlato Raffaele Perri (Dirigente del Servizio per la Comunicazione dell’Usr-Calabria), Giulio Benincasa (Referente Sito Web), Giovanna Giulia Bergantin (Ufficio Stampa), Salvatore Cartolano (responsabile Urp-Usr Calabria) e Angela Riggio (Referente regionale per la formazione). 
Carlo Petracca, con le parole di Paul Watzlawick, lo psicologo austriaco, primo esponente della statunitense Scuola di Palo Alto, afferma che “non si può non comunicare”., afferma che “non si può non comunicare”.  Comunicare, ha aggiunto, è una esigenza connaturata all’essere umano, perché citando Paolo Freire, il fautore della “pedagogia degli oppressi”, “venire al mondo significa prendere la parola”. “La comunicazione della/nella pubblica amministrazione, ha aggiunto, è fondamentale, perché riesce anche a contenere il livello della conflittualità ed impedisce di far lievitare il tasso di contenzioso.
Per il direttore generale Petracca sono da evitare l’improvvisazione e la gelosia. Chi comunica, più che “maestro del dire, è artigiano dell’ascolto”.
Ai funzionari dell’amministrazione è chiesto di aggiungere al loro “sapere”, al loro “fare”, al loro “saper fare”, anche il “far sapere”, cioè il comunicare il quotidiano lavoro ad un vasto pubblico di “clienti”, che si presenta abbastanza variegato e complesso.
Agli interventi dei responsabili  sono seguite le relazioni di Rocco Reina, Ricercatore di Organizzazione Aziendale presso l’Università della Magna Graecia di Catanzaro, di Giuseppe Soluri, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria, di Florindo Rubbettino, editore e docente all’Università del Molise. Il dibattito è stato arricchito dall’intervento di Carlo Parisi, segretario del Sindacato regionale dei giornalisti e componente della giunta esecutiva della Federazione della Stampa Italiana.
La seconda parte della giornata è stata dedicata al progetto “il Quotidiano corre a scuola”, che si concluderà il 31 maggio, in collaborazione con “Il Quotidiano della Calabria”. L’iniziativa, alla quale hanno aderito 37 istituzione scolastiche secondarie di secondo grado, è stata presentata da Domenico Torchia, dirigente tecnico, Antonella Dodaro, amministratore delegato della Finedit, e da Matteo Cosenza, direttore de “il Quotidiano della Calabria”. “I ragazzi – spiega Cosenza – devono capire che un giornale è uno strumento di educazione civica, che trasferisce idee, comunicazione e dibattiti”.
Luigi Mariano Guzzo

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