Inizio le mie brevi riflessioni con un interrogativo: Può un accordo sindacale ledere il diritto degli allievi disabili alla continuità didattica, riservare un trattamento discriminatorio nei confronti dei lavoratori a tempo determinato e violare una delle leggi più importanti per la tutela del diritto del disabile ?
Giorno 28 Giugno 2018 è stata siglata un’intesa tra Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e le Organizzazioni Sindacali sulle utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie del personale della scuola.
Tale intesa viene presentata sul sito del MIUR come se fosse rispettosa dei diritti dei disabili e dei docenti, cito testuali parole:” Attenzione particolare viene posta, nell’accordo siglato questo pomeriggio, ai diritti delle alunne e degli alunni con disabilità. Le assegnazioni sui posti di sostegno saranno date prioritariamente, come di consueto, agli insegnanti specializzati.”
Andando a fondo nella lettura dell’accordo leggo nell’Art7 comma 16 :” L’assegnazione provvisoria può essere infine richiesta per posti di sostegno anche dai docenti sforniti di titolo di specializzazione, purché stiano per concludere il percorso di specializzazione sul sostegno o, in subordine, abbiano prestato almeno un anno di servizio anche a tempo
determinato – su posto di sostegno.
Hanno la priorità i beneficiari della precedenza di cui al punto IV lettera g), lettera I) e lett m) del
successivo articolo 8.
L’assegnazione di cui al comma precedente è disposta in subordine al personale fornito di titolo di specializzazione e solo dopo aver accantonato un numero di posti pari ai docenti forniti di titolo di sostegno presenti nelle GAE nonché nelle graduatorie di istituto ivi comprese le fasce aggiuntive.”
Tre cose mi colpiscono:
Per fortuna in virtù del sistema gerarchico vigente nel nostro ordinamento la contrattazione collettiva si presenta gerarchicamente subordinata alla legge.
E questo accordo viola una serie di leggi che di seguito citerò:
Tutto ciò premesso, mi chiedo ma se si possono fare le assegnazioni provvisorie sul sostegno anche a chi il titolo di specializzazione non lo possiede, perché non farlo anche per tutte le altre classi di concorso?
La verità è che a subire è sempre il più debole, che viene regolarmente calpestato da bieche logiche di potere e calcoli politici. E mentre si ignorano i diritti dei disabili continuando a diminuire le h di sostegno li si priva anche si essere seguiti da professionisti che per scelta hanno studiato e si sono preparati a intraprendere un percorso insieme a loro.
La continuità didattica viene ancora una volta ignorata a discapito dei nostri ragazzi speciali per far comodo a chi ha accettato volontariamente delle condizioni di assunzione che ora non gli vanno più bene.
Eliana Ferraro
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