“Per questo abbiamo dato mandato all’avvocatura di approfondire la correttezza delle procedure. Abbiamo disposto delle verifiche a campione. Una volta visto l’esito, lunedì adotteremo tutti i provvedimenti necessari per garantire e tutelare tutte le persone che vi hanno partecipato. Vogliamo dimostrare che in Comune la legalità è una parola che tornerà di moda. Non guarderemo in faccia nessuno”.
A tal proposito Marino ha disposto un approfondimento sui concorsi per verificare la presenza di irregolarità, come quella di poter leggere in controluce il nome del candidato nella busta.
Si ricorda il precedente riguardante il concorso per Dirigenti Scolastici svolto in Lombardia, dove le valutazioni delle prove scritte sono state annullate dal Consiglio di Stato, perché la trasparenza delle buste che contenevano i dati anagrafici dei candidati, non garantiva l’anonimato degli scritti. In quest’ultimo caso non è stato necessario ripetere lo svolgimento delle prove scritte.
Infatti, il MIUR ha affidato a un dirigente di prima fascia incardinato da almeno un anno presso gli uffici centrali ministeriali e ad altri due dirigenti di analoga collocazione, estranei alla vicenda, il compito di procedere alla sostituzione delle buste con buste che hanno assicurato l’assoluto rispetto del principio dell’anonimato. Inoltre lo stesso Ministero ha provveduto a nominare una nuova commissione con il compito di procedere a una nuova valutazione degli elaborati di tutti i candidati che avevano superato a suo tempo la prova preselettiva.