Con l’avvio del nuovo anno scolastico molte scuole sottodimensionate non avranno un dirigente a tempo pieno, ma si dovranno accontentare di una figura dirigenziale, pro tempore, incaricata di reggenza.
In Calabria si registra, per esempio, una crescita esponenziale dell’istituto di reggenza rispetto all’anno scolastico 2011-2012. Infatti quest’anno ben 88 dirigenti avranno in reggenza un istituto oltre la dirigenza della propria scuola. Entrando nel dettaglio sono state assegnate 22 reggenze per la provincia di Catanzaro, 42 per quella di Cosenza, 3 per Crotone, 9 per Reggio Calabria e per finire 12 reggenze sono state assegnate nella provincia di Vibo Valentia.
Per un confronto con quanto accaduto per l’anno scolastico 2011/2012, si vuole ricordare che in Calabria ci furono 49 assegnazioni di reggenza. Quindi si calcola che l’incremento delle reggenze in Calabria da un anno all’altro è stato di 39 incarichi in più, pari ad un aumento del 80%.Questa situazione calcolata in Calabria è generalizzata per tutta Italia, particolarmente grave è il caso Lombardia. Questi forti incrementi dell’istituto di reggenza sono dovuti alla rigida applicazione della legge n.111/2011, che all’art.19 comma 5 impone la reggenza alle scuole con un numero di alunni inferiore alle 500 unità, ridotto fino a 300 unità per quelle scuole site nelle piccole isole, nei comuni montani, nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche. Il numero così elevato di reggenze, che vedono dirigenti impegnati su scuole site anche ad una distanza geografica di 80 o addirittura 100 km tra loro, comportano un grave problema di carattere gestionale e funzionale.
Come dicevamo prima, il problema delle reggenze coinvolge pesantemente la Lombardia, a causa dell’indisponibilità di immettere in ruolo dalle graduatorie dell’ultimo concorso Ds ben 355 neo dirigenti scolatici. Infatti l’esito dell’ordinanza del Consiglio di Stato n. 5836 del 28 agosto 2012 blocca, in attesa di entrare nel merito, le immissioni in ruolo di 355 neo dirigenti scolastici. Questo contrattempo giudiziario, unito all’applicazione dell’art.19 comma 5 della legge 111/2011, determina una situazione anomala di reggenze. Infatti in Lombardia c’è il concreto rischio di avere 500 reggenze su 1227 scuole autonome. Forte preoccupazione emerge anche da parte dei sindacati Flc Cgil, Cisl-Scuola e Uil-Scuola che pensando al fatto del gran numero di presidi assegnati in reggenza si chiedono come, per esempio, questi potranno essere presenti a tutti gli scrutini. Il problema è comunque sentito in tutta Italia, c’è il fondato rischio che la scuola delle reggenze non potrà reggere l’impatto di una corretta gestione amministrativa e di un servizio funzionale.
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