La scuola italiana è immersa in una crisi di immagine, secondo ANCODIS. Il sindacato denuncia che i concorsi scolastici, sia ordinari che riservati, sono ostacolati da un contenzioso giuridico che ha sovrastato le normali procedure selettive. I ricorsi al TAR e al Consiglio di Stato sono diventati strumenti usati dai candidati per influenzare o bloccare gli esiti dei concorsi, creando grave confusione e rallentando il processo di assunzione.
Il danno è particolarmente serio per le scuole senza dirigente titolare, costrette a operare in reggenza e compromettendo il loro progetto educativo. ANCODIS esprime preoccupazione per la “deriva del contenzioso” che caratterizza il sistema concorsuale, evidenziando la necessità di un intervento per garantire una selezione chiara e senza conflitti legali.
Il sindacato critica anche il fatto che i collaboratori dei dirigenti scolastici e le figure di sistema continuano a lavorare senza il giusto riconoscimento da parte delle istituzioni o dei rappresentanti sindacali. Questi professionisti, che non sono coinvolti in contenziosi, non ricevono il supporto adeguato, nonostante il loro contributo essenziale.
ANCODIS conclude con un appello per una gestione più efficace dei concorsi e per un riconoscimento adeguato dei professionisti della scuola. È fondamentale che le istituzioni scolastiche e i rappresentanti politici affrontino seriamente le problematiche sollevate, garantendo un sistema concorsuale che funzioni senza intoppi e senza il bisogno di ricorrere a dispute legali.
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