La crisi economica si fa sentire anche dall’altra parte del mondo. E pure nelle zone più ricche. Come sta accadendo a Chicago, dove le autorità hanno annunciato che la volontà di chiudere 61 scuole pubbliche, che rappresenta quasi il 10% delle 681 totale distribuite nel distretto. La notizia è arrivata dopo settimane di incertezze. Con i presidi degli istituti che il 21 marzo hanno saputo che le loro scuole chiuderanno, mentre altre 11 saranno accorpate.
Con questi tagli, il distretto risparmierà 560 milioni di dollari in dieci anni in investimenti e 43 milioni di dollari in costi operativi. In totale, gli istituti cancellati rappresentano il 9% delle 681 scuole pubbliche della città, il terzo distretto scolastico degli Stati Uniti. Più di 400.000 studenti frequentano le scuole pubbliche a Chicago, in gran parte ragazzi afroamericani e latinoamericani e, in generale, di famiglie a basso reddito. E in 30.000 dovranno cambiare istituto.
Nella città dell’Illinois, circa 100 scuole erano già state chiuse dal 2001. Secondo Barbara Byrd-Bennett, a capo del sistema scolastico pubblico di Chicago, il distretto ha bisogno di ridurre il deficit, che ora ammonta a un miliardo di dollari.
“Accorpando le scuole, potremo concentrarci sulla possibilità di dare a ogni bambino una scuola migliore, vicino a casa” si è giusitificata Byrd-Bennett, secondo cui troppi ragazzi, in certe parti di Chicago, sono stati privati della possibilità di emergere, in scuole con poche risorse. Per i sindacati e le associazioni dei genitori, però, la chiusura degli istituti rappresenta un problema, con i ragazzi costretti in classi troppo numerose. Un problema anche di sicurezza, con decine di edifici abbandonati.
Il distretto ha annunciato che i soldi risparmiati saranno in parte investiti per migliorare gli istituti rimasti aperti, con biblioteche, impianti di climatizzazione, nuovi corsi, iPad per gli studenti. I risparmi, comunque, potrebbero essere inferiori alle aspettative. “Secondo le nostre ricerche, si risparmierà meno di un milione di dollari a scuola” ha detto Emily Dowall del Pew Charitable Trusts, sottolineando che la chiusura delle scuole non cambierà molto per le casse del distretto scolastico. E per i critici dell’operazione, saranno colpiti soprattutto i poveri e le minoranze, come successo con la chiusura di 100 scuole dal 2001, che ha riguardato, nell’88% dei casi, ragazzi di colore.
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